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INVITO A CENA CON DELITTO regia di Robert Moore

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hghgg     8½ / 10  25/01/2016 13:39:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Semplicemente devastante questa elegantissima commedia nera che ironizza su alcune delle più celebri figure di investigatori dei romanzi gialli.

Scritta da Neil Simon (autore del libro da cui è tratto il film) e diretta abilmente da Robert Moore si avvale, come spesso accadeva con i gialli trasposti su schermo, di un cast di primissimo livello, ricco e molto affiatato. Cinque dei detective più celebri vengono parodizzati da altrettanti attori eccellenti: il grottesco, effemminato e mai sazio Hercule Poirot/Milo Perrier di James Coco, il Nick Charles che diventa Dick Charleston del re della raffinatezza David Niven affiancato dalla consorte Nora/Dora interpretata da Maggie Smith per una coppia inconfondibilmente british; l'imperdibile parodia di Sam Spade, qui Diamond raffigurata dal tenente Colombo Peter Falk.
E ancora Jessica Marbles (ossia Miss Marple) di Elsa Lanchaster (ex moglie di Frankenstein) per chiudere con la parodia in salsa orientale del solito istrione trasformista Peter Sellers che mette in scena la sua personale versione di Charlie Chan che diventa Sidney Wang.

Sono tutte caratterizzazioni molto riuscite, spassose, scritte e interpretate con superba abilità.

Non finisce qui però perché ci sono altri personaggi oltre ai cinque detective. Un giovane James Cromwell nei panni dell'autista di Poirot, la segretaria amante di Sam Diamond, la cameriera sordomuta e ovviamente il personaggio più divertente di tutta la prima parte del film, il maggiordomo cieco dall'improbabile nome (Jamesignora Bensignore) interpretato da un grandissimo ed esilarante Alec Guinness e si, lo so che solo a scorrere il nome degli attori uno può restarci secco. Senza tralasciare l'inquietante e folle Lionel Twain interpretato nientemeno che da Truman Capote in persona alla sua unica apparizione come attore sul grande schermo, eccezionale per altro.

Il film è tutto un susseguirsi di situazioni surreali e gag straordinarie, messe in scena con un ritmo indiavolato, ci sono battute micidiali una dietro l'altra e nella prima parte quasi tutte le situazioni comiche più belle vedono protagoniste il maggiordomo Guinness, ad esempio i suoi insensati dialoghi con la cameriera (lui cieco, lei sordomuta) o anche il primo incontro tra lui, Niven e la Smith (un po' defilata stavolta ma sempre brava e con un paio di uscite da ribaltone dalla sedia) e molti altri momenti ancora. La palma del personaggio migliore la assegnerei senza dubbio a Jamesignora Bensignore, che pure nel finale ci presenta un Guinness straordinario nel far crollare di nuovo lo spettatore dalle risate.

Devastante anche la parodia del duro detective di Falk o il solito irrefrenabile Peter Sellers ma con un cast così si può solo godersi la raffinatezza e la classe del prodotto. Personalmente ho apprezzato anche il finale con i continui ribaltamenti di fronte e gli attentati abilmente scampati dai detective (la crisi di pianto di Falk e soprattutto il contegno super-british di Niven e della Smith di fronte allo scorpione mi hanno quasi fatto strozzare dal ridere, che self-control!).

Fino al discorso finale di Twain che è una critica a certe improbabili e complicatissime soluzioni tanto di moda nel genere qui preso di mira.

Una commedia bellissima questa "Murder By Death", scritta diretta ed interpretata con superba classe e abilità, un prodotto che garantisce, con intelligenza, alta qualità e parecchio divertimento. Imperdibile.