kowalsky 7 / 10 21/07/2009 18:57:28 » Rispondi I personaggi della Rowling sembrano sopravvissuti a un'universo medianico che li costringe continuamente a mutare (pelle, sensibilità e sentimenti) ma al tempo stesso restando fermamente ancorati ai ruoli che investono. In questo senso questo nuovo capitolo mi è parso geniale nella sua ingenuità come se volesse intrappolare - nella persuasione che nulla sarà piu' come prima - gli eroi in una sarabanda freak degna delle gesta sconcertanti dell'ultimo ehm Micheal Jackson. Ciò che stupisce però è la paura dei sentimenti di questi adolescenti cresciuti o prescelti (?) - " A volte io dimentico quanto sei cresciuto" dice Silente a Potter - e come tutto finisca per bazzicare i territori rassicuranti del teenager movie classico (nessuna vocazione sovversiva à la Juno per carità). Proprio i sentimenti diventano individualità sfrenate di chi (non) consuma un atto amoroso se non attraverso vetusti e coercitivi filtri d'amore. Il caleidoscopio di Yates, nel tentativo di esporsi a troppi generi e sottogeneri (con la bellissima implosione iniziale di un blockbuster yankee trasportato a Londra) suscita qualche perplessità, ma è poi evidente che la frattura che si pone tra bene e male non sembra tanto insanabile e divisibile, e che i "cattivi" - come sempre - restano sempre piu' affascinanti intriganti e disperati di questi bravi ragazzi esperti di magia e incantesimi. Lo dimostra il personaggio diabolico del ragazzino nei notevoli flashback, o il tormento ambiguo e ambivalente di Draco. E in fin dei conti la saga funziona ancora bene, dopo il passo falso dell'episodio precedente:merito di una fotografia strepitosa (potete negarlo?) che rievoca la pittura fiamminga e non solo (v. l'ultima grande prova di Potter prima della resa dei conti dell'epilogo finale). Yates non porta grandi rivoluzioni alla storia, salvo accreditare a Potter un ruolo di seduttore che rimane ancora troppo in superficie (il suo compìto è un'altro certo). Ma riesce ancora una volta a indicare l'importanza di una figura Paterna anche simbolica, anche spirituale, ed è emblematico nella nuova veste di Silente, mai così divina e destinata a una sua "eternità"
Terry Malloy 18/08/2009 01:57:01 » Rispondi il commento più riuscito. Vero che i personaggi malvagi sono più interessanti, ma leggendo i libri ti accorgi che Harry e Silente superano di gran lunga le aspettative