Ha una sobrietà visiva sempre più rara di questi tempi e segue la trama del secondo capitolo della serie di videogiochi.
Un film davvero ok, non stereotipato, abbastanza pauroso (senza ricorrere a torture, violenza e sangue a gogo come molti horror di questi tempi fanno) che, come già detto, ha il suo punto di forza nel suo stile prettamente visivo (patinato tra il rosso e il marrone, atmosfera scura, taglio registico fine, ecc.).
Lo sceneggiatore del film è il regista dell'episodio Dream cruise della seconda stagione dei Masters of horror.