Chiudi finestraFUNNY GAMES regia di Michael Haneke
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pioss 
3 / 10 14/07/2008 19:37:26 » RispondiMi piacerebbe leggere commenti diversi talvolta. Possibile sia così facile associare un commento negativo rivolto ad un film a stereotipi adolescenziali con riferimenti culinari ed elettronici (patatine, cellulari,etc.).
E' deprimente questo tipo di associazione. Sembra che si voglia per forza di cosa addossare colpe a coloro che, sottoposti a 2 ore di film scadente, ne esprimano un commento negativo una volta giunti all'epilogo. Mi piacerebbe disquisire con i sostenitori del 'voto positvo', chieder loro quanta bellezza risiede in questo film. Il voto facile divenuta costante ormai per questi lidi, ma anche in quella parte di opionione pubblica che cerca in tutti i modi di differenziarsi dalla masse. Questo film stravolge ogni schema cinematografico elementare. Dall'utilizzo approssimativo del nonsense come chiave della follia umana, alle regole basi di una sceneggiatura. Dire che questo di Haneke è un bel film, significa seguire quel filone anticonformista che sancisce che tutto ciò che alla massa fa schifo, deve in realtà esser bello. Ancor più spiacevolmente leggo voti alti dati senza aver compreso la famosa scena del 'telecomando'. L'atto della burla è in realtà forse l'unico aspetto chiaro dell'intera opera. Lo spettatore assorto (più o meno soddisfatto) dalla trama vive fotogramma dopo fotogramma una sorta di scommessa interiore con se stesso e la trama in un illusorio delirio di onnipotenza di regia. La scena del telecomando è testimonianza dell'insofferenza dello spettatore che si trova travolto da un banale cambio di regia. Il film nasce probabilmente dal desiderio di un regista (poichè questa riproduzione Hanekeana è frutto di un copia-incolla di sceneggiatura senza precedenti) di beffare lo spettatore minuto dopo minuto. Peccato che non riesca a sconvolgere la morale di nessuno, a farsi carico di non so quale verità (che la pazzia è nell'aria?), e soprattuto riesca solamente ad annoiare. Per quanto riguarda trama e idee sullo sviluppo, glisso perchè tutto quello che succede rispecchia solamente l'opposto della realtà.
Rand 15/07/2008 09:01:28 » RispondiConcordo con le vostre risposte credo che molta gente non si aspettasse di vedere un film così propio per la superficialità insita nelle loro scelte cinematografiche,è come quando si sceglie un libro,se sei veramente curioso non prendi il libro che ti colpisce per la copertina o il titolo,ma perchè ti ha trasmesso qualcosa in quel momento che ha destato una forte curiosità in te.
LAMENTO 15/07/2008 12:10:59 » RispondiCondivido la tua opinione in parte.
Molta gente (come il sottoscritto) si è lasciata abbindolare da un trailer falso e fuori luogo...ma la superficialità del nostro modo di scegliere cinema non è criticabile basandoti su un film che abbiamo bocciato.
Daccordissimo con te per quanto riguarda i libri....
VincentVega1 14/07/2008 19:57:42 » Rispondima la tua teoria non regge. perchè allora l'originale seppur sia uguale identico ha una media così alta??
eppure non c'era nessuna intenzione da parte di chi l'ha votato di andare contro la massa visto che la massa non l'aveva visto.
simonssj 14/07/2008 19:59:53 » RispondiIo ho visto questo film con 4 amici, e a nessuno di loro è piaciuto tranne che a me. Questo non significa che ho una cultura cinematografica migliore (pur avendone il sospetto) o che loro siano la massa e io il Mozart della situazione, semplicemente credo che una gran parte di persone non sia più in grado, oggi, di apprezzare un film "diverso", ovvero che non segue i canoni della cinematografia classica; c'è un rifiuto del nuovo, dello strano, dell'esperimento, come se esso potesse minacciare le nostre convinzioni più radicate o, semplicemente, non capisco = non mi piace. E' lo stesso processo che porta molti miei amici a rifiutare il fantasy e la fantascienza perchè non ha agganci, apparentemente, con la realtà, perdendo così la capacità di farsi raccontare una storia e sognare. Io al giochino della "massa" vs "gli eletti" non ci sto, perchè mi rifiuto di far parte di uno di questi 2 gruppi. Semplicemente credo (e qui mi fermo) di avere quella sensibilità nel riuscire ad entrare all'interno delle pellicole che vedo, sviscerarle, analizzarle e commentarle. Qui non c'è morale, non c'è verità, non c'è spiegazione, anche quella, deboluccia, della droga o del disadattamento di Ciccia viene presto abbandonata. C'è solo la noia, il vuoto, la follia di tanti ragazzi che godono nel veder morire un cane di sete, o un gatto che va a fuoco. Questa roba non finisce nei giornali, solo se si passa agli esseri umani. Ed è una situazione che accade più spesso di quanto immagini, altro che opposto della realtà!
pioss 14/07/2008 20:18:11 » RispondiLa presunzione di sospetto è arma a doppio taglio nel momento in cui porta ad affiancare il delirio esistenziale all'introspezione e alla bellezza dell'uomo. Esistono giochi di regia che meritano. Lo spettacolo fine a se stesso è qualcosa di realmente bello. Haneke rifiuta invece il contatto con lo spettatore. Nonostante l'ammiccamento si pone al di sopra delle parti, al di sopra della morale, ma è un contorsionismo senza effetti. Pone un divario intellettuale e morale su di noi, e su ciò che è giusto e non è giusto. Se per il collettivo ha senso trovare un equilibrio naturale tra la vita e la morte, per Haneke ha senso il contrario. Il vero danno di queta pellicola, è la prevaricante presunzione del regista che decide di stravolgere i connotati della vita. Un'opera sperimentale riesce nel suo intento se supportata. Il film invece gioca il ruolo della beffa senza catturare l'attenzione di nessuno. Non critico il film perchè non rappresentativo della realtà (amo Linch che non è di certo portavoce di buonsenso), ma perchè stupido nel non riuscire nel suo intento. Vuoi danneggiare la morale, rappresentando psicosi deliranti in un anacronistico gioco delle parti? il buono e il cattivo? ok, ma disegna con la penna qualcosa di più, perchè nel mio immaginario la follia è ben altro.