caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

HANCOCK regia di Peter Berg

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6 / 10  02/10/2008 18:10:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come "stupidario" americano Hancock funziona alla grande: il punto è che la parabola dell'eroe s.f.i.g.a.t.o e imbelle faceva sperare in un risultato migliore.
Magari se sorvolassimo sui dialoghi, sulla Theron-wonderwoman e sul patetico finale (viaggio a Disneyland senza ritorno), sarebbe stato un film accettabile.
D'accordo che blockbusters come "Il cavaliere oscuro" escono di rado, però Hancock rischia di deludere sia come puro entertainment che come rappresentazione più o meno astratta della società contemporanea.
Eppure questo incrocio tra Superman e Borat (ma senza la classe di entrambi) diverte, e quando sorvola i cieli delle metropoli Usa con l'immancabile bottiglia di liquore in mano, strappa un caloroso applauso.
Però...
1 Non si conoscono a fondo le ragioni del suo comportamento, perchè lo fa? Perchè è così impresentabile? E' predestinato o forzato suo malgrado? Ha a cuore la salvezza del popolo oppure no? Ci tiene tanto a farsi odiare?
2 Cosa lo spinge a muoversi nella giungla d'asfalto - come un giocattolo di playmobil - ottenendo solo effetti catastrofici e devastanti?
3 Bastano davvero pochi giorni di riabilitazione... ehm... penale per trasformare questa specie di homeless volante in una quasi-democratica macchina giustizialista per il bene (finalmente) della cittadinanza?
4 Il consulente di immagine pro-profit salverà il mondo o, dato il suo opportunismo, lo affosserà definitivamente?
5 Non è meglio un eroe brutto sporco e cattivo che un lascivo ed elegante f.i.g.h.e.t.t.o vestito come un campione del circuito di Lemans?

Tutti interrogativi che rendono altilenante l'andamento del film, soprattutto se pensiamo che Hancock è un eroe-antieroe manovratore di se stesso o diventa la mercè per il successo degli altri...

Berg accenna alle industrie farmaceutiche, alla lotta al terrorismo, alla debolezza delle istituzioni, ma sono specchi per le allodole: a lui interessa solo lo spettatore da corn-flakes, che potrebbe rispecchiarsi proprio nel bambino tanto affascinato da Hancock e dalle sue goffe/nobili gesta.

Hancock, in definitiva, poteva essere abbastanza laido e odioso e cinico per farsi AMARE da chi,come me, detesta il buonismo, invece qualche produttore deve averlo "depurato" per spingerlo a diventare un conformista mosso dalla ragione o dalle richieste di scuse.

Dal canto suo, Will Smith (sempre più cartellone pubblicitario e sempre meno attore) è potenzialmente grande, sicuramente più dei ruoli che gli affibbiano.

Strappo un 6 perchè posso vedere la sua immagine ovunque, dimenticando che è il miglior eroe senza patente che io abbia mai visto: non ha licenza di esistere come gli altri
marco9777  04/10/2008 11:10:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo tuo commento è un punto di vista diverso dal mio, ma che, a mio modestissimo avviso, è da 10 e lode. Lo sottoscrivo in pieno