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BURN AFTER READING - A PROVA DI SPIA regia di Joel Coen, Ethan Coen

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LoSpaccone     6½ / 10  01/07/2009 18:40:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I Coen tornano a cimentarsi con quel tipo di commedia che ambisce alla satira di costume (come già avevano fatto con “Lebowski” e “Intolerable cruelty”) confezionando un giocattolino divertente ma dal meccanismo volutamente pretestuoso, costruito più per accentuare l’assurdità dei personaggi che per una reale esigenza narrativa. Il film infatti è formalmente ineccepibile, attento ai dettagli (ambientazioni, i diversi look, le movenze di Pitt (!), eccetera) e affascinante nelle sue tonalità noir, ma la critica “politica” che prova a mettere in piedi è troppo incerta e generica, sebbene in alcuni momenti sia trascinante, tanto da sfociare in un grottesco mosaico di equivoci e battute fulminanti fine a se stesso. Il disegno dei caratteri sta al centro del racconto (il cast stellare non è un caso, secondo me) e questo rende il film una satira di “costumi” più che di costume, e cioè più efficace nel rimarcare l’idiozia dei singoli tipi che nel cercare un giudizio omogeneo sulla società americana nel suo insieme.
“Burn after reading” è il classico lavoro che talvolta i registi si concedono dopo un successo, con cui si cerca di confermare al grande pubblico le proprie capacità senza avventurarsi in progetti dispendiosi ma realizzando un prodotto di sicuro appeal. Il rischio di queste operazioni? La mancanza di spontaneità: l’impressione generale è che in questo caso i Coen abbiano voluto fare i Coen.