caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DIARY OF THE DEAD - LE CRONACHE DEI MORTI VIVENTI regia di George A. Romero

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Living Dead     9 / 10  28/05/2008 14:51:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il ritorno di Romero ai budget risicati e alle produzioni indipendenti. Ma come è lecito aspettarsi, questa scelta non intacca minimamente il prodotto fnale.
L'idea di girare il tutto come se si trattasse di una sorta di mockumentary è geniale se rapportata alla critica sociale che sta alla base di Diary of the Dead. La prospettiva che ci viene mostrata non è solo quella della semplice cinepresa, ma anche quella di videocamere di sorveglianza, video girati con il cellulare o quella di filmati su siti internet. Il tutto è montato e corredato di voce narrante e colonna sonora come se si trattasse di un filmato studentesco. Diary of the dead, come diceva phemt, è molto più tecnico e meno commerciale (per quanto gli zombie movie di Romero possano esserlo) rispetto a Land of the Dead per esempio e si presenta come una critica alle generazioni moderne nomofobiche che vivono costantemente incollate agli schermi dei loro computer o delle tv, fagocitando tutto ciò che viene loro proposto rendoli insensibili e indifferenti anche alla morte.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Il film non è esente da difetti, su tutti la scarsa caratterizzazione dei personaggi, qualche forzatura e inverosimiglianza nei loro comportamenti e qualche scena non troppo riuscita (la mummia). L'uso del digitale si nota, ma mi aspettavo di peggio, meglio qui che in Land of the Dead. A dirla tutta la vicenda non è nemmeno troppo coinvolgente come invece potevano esserlo quelle di Rec o Cloverfield e sicuramente Diary of the Dead deluderà chi si aspettava di vedere il classico zombie movie con sangue, azione e via dicendo. Soddisferà invece chi vorrà vedersi un film intelligente, nonchè un diverso modo di rapportare l'horror, solitamente materia di svago, ad una critica avanguardista sulle generazioni odierne e future.
Lunga vita al grande George e al il suo modo di fare film e di vedere la figura dello zombie.

"Are we worth saving? You tell me."