L.P. 9 / 10 04/07/2008 15:03:34 » Rispondi E' giusto che questo film non sia uscito nelle nostre sale. Vederlo distribuito in quattro cinema, magari ad agosto, con il pubblico di ragazzini imbecilli che accompagnavano la visione con risate e trilli di telefonini, mi avrebbe spezzato il cuore. Perchè Diary of the dead non si merita il pubblico odierno. A differenza di prodotti analoghi, da un punto di vista tecnico, come Rec o Cloverfield, Romero non si limita a fornirci una registrazione nuda e cruda dei fatti, ma una loro rielaborazione postuma, sofferta e meditata. Ed è secondo me in questo che Diary si distanzia e supera gli altri film ripresi con la telecamera a mano che sono tanto in voga in questo periodo. Non è un film dell' orrore in senso stretto, è la riflessione di un grande autore sull' informazione, sulla società, sulla natura umana in generale. Ed è anche giusto, da questo punto di vista, che i personaggi non siano caratterizzati in maniera approfondita: sono solo dei poveri disperati che hanno la presunzione di essere utili a qualcosa. Non hanno niente di particolare e nulla di speciale. Carne da macello, come tutti noi. Il finale