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DIARY OF THE DEAD - LE CRONACHE DEI MORTI VIVENTI regia di George A. Romero

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Kesson     8 / 10  12/08/2008 17:00:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Personalmente ero molto scettico su quest'ultimo lavoro del grande Romero, un po' perchè mi ero fatto influenzare dalle non entusiastiche recensioni estere, un po' per la scelta registca del film. Se il cerchio sembrava chiuso con, il seppur buono (ma siuramente il meno riuscito), "Land of the Dead", ecco arrivare il quinto, e inaspettato, episodio di una delle saghe più famose della storia del cinema horror. "Diary of the Dead" chiude (?), quindi la (oramai) "pentalogia" sui morti viventi, e soprende per la sua realizzazione e la qualità generale. Il grande George forse affascinato dal ritorno in auge della visuale in soggettiva, rilanciata una decina di anni fa da "The Blair Witch Project", nata grazie al nostrano "Cannibal Holocaust" e rivista quest'anno negli ottimi "Rec" e "Cloverfield", decide di calare lo spettatore in un incubo in prima persona, in un mondo "mangiato" dai morti che ritornano in vita. Attraverso un viaggio on the road, verso la salvezza e la speranza, facciamo quindi parte di un gruppo di giovani che si ritrovano nel mezzo dell'apocalisse, carcando di sopravvivere. Il film è davvero notevole, sia per la sua relizzazione tecnica davvero superba e mai, vista anche la sua scelta registica, fastidiosa, e rispolvera quelle sensazioni di impotenza e terrore, che erano andate un po' perse nel precedente capitolo. Attraverso veri colpi e propri di genio, sia per situazioni ma anche per la caratterizzazione di taluni personaggi, il caro George ci immerge in una spirale di terrore, pur non disdegnando (come in tutti i suoi lavori del resto) una dura critica al potere dello stato e dei suoi politici, al degrado sociale, verso il mondo dei media e della comunicazione. Ed è un messaggio attualissimo, che se nei lavori precedenti del regista veniva mostrato attrverso i commenti o le situazioni che vivevano i suoi protagonisti, in "Diary of the Dead" viene mostrato attraverso il semplice guardare un telegiornale, con relativi commenti e interventi dei vari politicanti, attraverso i commenti dei protagonisti. Il risultato è quindi uno pseduo documentario su un plausibile mondo (odierno) al collasso, in preda ad orde di Zombie. C'è tutto e di più, paura, angoscia, scene potenti, sano splatter (grazie George), e ironia. Davvero un ottimo capitolo, di una delle più famose e importanti saghe cinematografiche del genere horror, che ridà grande speranza su un futuro e a questo punto atteso sesto episodio.
Insomma chi si aspettava una mera operazioni commerciale, verrà clamorosamente smentito.
Grande George, grande film.