Neurotico 8½ / 10 21/01/2011 11:49:00 » Rispondi Il regista americano si confronta con la tecnica registica della soggettiva della handycam,i risultati artistici sono secondo me superiori sia a Cloverfield che a REC.Meno movimenti bruschi nelle riprese ne favoriscono una visione piu' fluida e comoda,c'e' suspance,critica sociale(in particolare nei confronti dei sistemi di informazione,di internet,del potere del governo,dei militari),effetti digitali ben curati,situazioni splatter che gli amatori sicuramente apprezzeranno,invenzioni visive,spruzzi di ironia,spunti di riflessione intellettuale.Il ritmo non e' forsennato,forse la paura(intesa come puro spavento)non e' elevata,ma tutto cio' e' voluto. Il regista dipinge un'umanita' alla sbando,che,quasi incapace di sopportare il dolore e la paura,debole e non all'altezza di contrastare la decadenza,non puo' far altro che filmare la propria morte,il dolore,lo sconcerto,la follia.Il risultato e' un uomo anestetizzato,reso insensibile dalla prospettiva distaccata del ruolo di spettatore.La giustificazione e' quella di documentare la verita'(quale che sia poi la verita' del contagio e' un mistero) e di diffonderla. Romero filma una pellicola disillusa,fredda,cupa,pessimista.A mio parere grande film!