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DIARY OF THE DEAD - LE CRONACHE DEI MORTI VIVENTI regia di George A. Romero

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Angel Heart     6 / 10  14/03/2012 15:45:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro passo falso del buon Romero, padre indiscusso dei morti viventi (per chi non lo sapesse, suoi gli straordinari, irragiungibili capolavori "La Notte dei Morti Viventi", "Zombi" e "Il Giorno degli Zombi").
Già con il fiacco "La Terra dei Morti Viventi" (opera nata vecchia e fuori tempo massimo) il regista ci aveva dimostrato che sull'argomento non era rimasto più niente da dire (al giorno d'oggi, queste creature le abbiamo viste reinventate in tutte le salse con tanto di corse, acrobazie e parlantine varie).
Inutile dire che con le "cronache" ormai non si sorprende più nessuno e, cosa ancora più grave, non si aggiunge nulla di nuovo a quanto già detto in passato sia dallo stesso Romero sia dai successivi cultori del genere: credetemi, non c'è una, e dico una idea o situazione qualsiasi che non sia già stata vista in precedenza in qualche altro film, filmetto o filmaccio. Sono sempre i soliti dialoghi (se non sono stereotipati sono ridicoli), i soliti problemi, i soliti zombies, e i soliti idioti (incredibile, tutti i personaggi, davanti alla situazione, dimostrano da subito un sangue freddo da primato - cosa che mi fa sempre incazzàre - e un'egoismo da far paura).
Tutto questo ripreso da una regia incolore, televisiva e incredibilmente lineare, quasi da non credere che dietro al tutto ci sia il regista della prima immortale trilogia. L'unica novità (se novità si può chiamare) è l'aggiunta del mockumentary-style, una robetta che non dispiace mai (tanto per dare all'opera quel tocco da cinema-verità) ma che rimane comunque una semplice (e anche inutile) trovata creata ad hoc per restare al passo con i tempi.
Cosa si può salvare? Qualcosina c'è sì... Gli effetti splatter digitali sono efficaci (ma fanno comunque rimpiangere quelli artigianali del macellaio Savini), il ritmo non cala mai, e uno spaventino qua e la ogni tanto non manca. In più Romero, come al solito, non si risparmia la sua immancabile critica alla società... negativa e pessimista al massimo naturalmente.
Insomma, non è un film memorabile ma nemmeno un film brutto. E' solo un horrorino standard buono per farti passare un'oretta e mezza senza pensieri.

Dopo la notte, l'alba e il giorno, è ora che il nostro caro instancabile George se la metta via: i bei tempi sono finiti, gli zombies hanno fatto il loro tempo, e, cosa più importante, non fanno più paura a nessuno.

6 stiracchiatissimo.