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DIARY OF THE DEAD - LE CRONACHE DEI MORTI VIVENTI regia di George A. Romero

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Spera     6½ / 10  03/02/2014 10:38:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che dire. Romero è sempre Romero.
Come dicevo nel commento precedente il bello di Romero è che nonostante faccia film horror ha sempre qualche perla di riflessione per noi, qualche critica feroce alla società, motivi per cui ci si ferma a pensare e che ti fanno capire di aver visto qualcosa di più di un semplice film sugli zombie.
Il voto qui è piuttosto basso perchè nonostante Romero sia un gran regista secondo me la sua regia come mockumentarista non funziona: l'ho trovata troppo pulita, troppo curata anche nell'illuminazione e quindi il brivido della ripresa che va a destra e a sinistra nascondendo oltre i limiti stessi dell' inquadratura orrori terribili funziona di meno.
Gli effetti splatter sono sempre un piacere per gli occhi ma i nostri zombie sembrano sempre meno agghiaccianti.
Sceneggiatura a tratti un pò forzata, il cameraman in certi frangenti l'ho trovato davvero odioso e con un comportamento da imbecille.
Qui Romero tocca un tema attualissimo e di interesse per tutti: il mondo mediatico dell'informazione.
Nel mondo di oggi i fatti vengono filtrati dai media che ne danno una visione soggettiva e quindi distorta; la realtà ha una maschera che grazie a mezzi come internet oggi possiamo strappare.
Romero zoomma in particolare sullo sguardo dell'occhio meccanico, la verità assoluta in quanto sguardo oggettivo, con ottime riflessioni sulla natura umana come spettatore spietato e bramoso di catturare la verità per quanto atroce sia e quindi rendendosene in parte sadico complice.
Tutte le critiche e le riflessioni operate da Romero però qui appaiono più slegate, meno integrate nel film, meno funzionali e aggressive di come erano state in "Zombie l'alba dei morti viventi" per esempio.
Altro punto a sfavore sono i personaggi caratterizzati poco e male.
Nei precedenti capolavori ogni personaggio che finiva in pasto agli zombie era una tragedia e un momento di carica emotiva incredibile; negli ultimi film invece non ci interessa più di tanto della sorte del gruppo, muoiono come mosche e dopo 5 minuti ce ne siamo già dimenticati.
Caratterizzazione molto superficiale, che crea poca empatia verso i protagonisti e di conseguenza poco coinvolgimento nella storia.
Nel complesso un film da vedere per gli appasionati ma che fa molto rimpiangere a mio avviso i capolavori precedenti: le 2 notti dei morti viventi e l'alba ...
"Quando all'inferno non ci sarà più posto i morti cammineranno sulla terra"