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WALL-E regia di Andrew Stanton

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julian     8½ / 10  31/10/2009 03:28:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Io non voglio sopravvivere, io voglio vivere".
Una cosa di WALL-E risalta subito alla mente: non è un film per bambini.
Non è certo un cartone da scompisciarsi dal ridere, anche se i suoi momenti di amara ironia ce li ha; i personaggi sono tutt'altro che comici; la trama non segue il solito schemino preconfezionato da cartone animato, con esaltazione della scala valoriale annessa; propone tematiche belle pesanti, come ecologismo (che chissà perchè secondo alcuni sarebbe un argomento banale ma che poi diventa magicamente poetico quando lo affronta Miyazaki) e dipendenza dell'uomo dalle macchine; e togliamo pure che è ricoperto di citazioni, delle consuete innumerevoli citazioni che oramai ogni prodotto per bambini che si rispetti ci propina (qui, per esempio, la seconda parte è un calco di 2001 Odissea nello spazio, con il volante automatico che fa la parte di Hal).
Ebbene un bambino di tutto questo cosa può capire ?
Forse dopo un pò si annoierebbe pure.
Mettiamolo ora dalla prospettiva dei grandi: è un mezzo capolavoro.
Mezzo perchè, come altri hanno fatto notare, purtroppo è un film spaccato nettamente in due:
la prima parte è annoverabile tra le più belle pellicole sentimentali mute di tutti i tempi; la seconda, non so come sia possibile, è davvero sciocchina e mi riferisco in particolare alle scene di fuga dalla Axiom, con un'improvvisa foga d'azione immotivata, probabilmente inserita per non far annoiare troppo i bimbi, per tornare al discorso di prima.
Cmq se n'è detto tanto, se ne continua (giustamente) a parlare, qualcuno ne rimane pure deluso, ma secondo me sto film entra nella storia: WALL-E è uno dei personaggi più teneri che si sia mai visto su uno schermo e la storia d'amore, se la giudicate retorica, vuol dire semplicemente che non sapete distinguerla dalla poesia. Se invece il film non vi ha toccato nemmeno un pò, vuol dire che il cuore l'avete lasciato in chissà quale cassonetto a marcire.
Se siete di quei pesantoni che partite prevenuti sulla Pixar perchè vi siete convertiti alla Bibbia del cinema orientale e guardate e amate solo quello, vi dico: fatevi una dormita, che è meglio.
Questo è un colpo bello e buono inferto al vostro disegnatore di anime, un messaggio che dice chiaro e tondo: anche qui sappiamo fare cartoni profondi e poetici e per giunta che durino meno di due insopportabili ore.