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WALL-E regia di Andrew Stanton

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Dom Cobb     6½ / 10  14/02/2015 16:05:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su un pianeta Terra futuristico completamente soffocato dalla spazzatura e abbandonato dalla razza umana, una Terra in cui non sembra più esserci traccia di vita animale o vegetale, Wall-E è l'unico di una linea di robot dedita alla pulizia del pianeta ancora attivo: il lungo tempo passato a compiere in solitudine il suo lavoro gli ha fatto maturare una personalità curiosa ed emotiva. Quando dal cielo scende Eve, un secondo robot, fra lei e Wall-E nasce in fretta un saldo rapporto, tanto che, quando Eve viene riportata nello spazio, il piccolo robot spazzino non esita a seguirla...
Nonostante il pubblico di tutto il mondo la esalti come la produttrice di alcuni dei migliori film non solo d'animazione, ma in generale, in tempi recenti, per quanto mi riguarda, la Pixar rappresenta per la maggior parte una serie di occasioni mancate. A parte qualche eccezione, in nessuno dei suoi film vedo qualcosa che mi faccia emozionare e coinvolgere seriamente, e questo Wall-E rientra in tale categoria.
L'animazione viaggia a ottimi livelli e riesce a creare un ottimo contrasto fra il mondo terrestre, incolore e privo di vita ma nonostante tutto non ancora perduto,


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e il mondo spaziale, in cui la fa da padrone ogni genere di tecnologia avanzata, colori abbaglianti e uno stile visivo debitore dei più grandi esempi di fantascienza cinematografica, non ultimo il mai dimenticato 2001: Odissea nello spazio.
Altro punto forte della pellicola, in effetti il suo elemento migliore, sono i due protagonisti: entrambi caratterizzati da una personalità forte e ben definita nonostante la (quasi) completa assenza di dialoghi, che cedono (quasi) totalmente il posto agli effetti sonori creati da quel geniaccio d'un Ben Burtt.


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E proprio la prima mezz'ora, dedicata al rapporto fra questi due adorabili automi, risulta essere la migliore, dato che l'amicizia fra il drone in cerca di vita e il robot spazzino è genuino e toccante.
Peccato, allora, che tutto il resto del film non segua una simile strada, specie dopo che il film è stato pubblicizzato come una storia di amicizia fra due robot: ecco dunque che, dopo quei trenta minuti iniziali, si assiste a un repentino cambio di tono e ci troviamo di fronte a una seconda trama prendere il sopravvento, relegando la storia d'amore, che doveva essere centrale, a un ruolo quasi marginale. Per la maggior parte del tempo, il film ci parla degli umani, del loro mondo sulla gigantesca astronave, del loro modo di vivere e di tante altre cose delle quali nessuno avrebbe sentito la mancanza e delle quali, personalmente, non mi potrei interessare di meno. I due robot e la loro storia vanno completamente persi a favore di una morale ecologista già di per sé talmente esplicita che non avrebbe neanche bisogno di essere ribadito ad alta voce, e di una trama che, come al solito, cerca di inserire a forza un villain che, ai fini della storia, non ha alcun motivo di esistere.


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Ricordo che, dopo che la parte nello spazio era subentrata da un pezzo, raccontando solo della sottotrama riguardante gli umani, mi sono reso conto che non era quello il film che avevo intenzione di vedere: io pensavo di trovarmi di fronte a una storia piccola ed intimistica, fatta di rapporti ed emozioni, non di computer impazziti, umani ingrassati e banali moralismi. E a lungo andare, le poche scene (due o tre al massimo) riservate a Wall-E e a Eve dopo i primi trenta minuti, davano l'impressione di un film che tenta di raccontare due storie diverse allo stesso tempo, con il risultato che nessuna delle due viene sviluppata a dovere.
Non negherò che mi ha intrattenuto, ma a parte la (troppo) breve parentesi iniziale e qualche scena incentrata sui protagonisti sparsa qua e là, di questo film c'è ben poco da ricordare. Almeno, per me.

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