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ZOMBIE SELF-DEFENSE FORCE - ARMATA MORTALE regia di Tomomatsu Naoyuki

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     3 / 10  08/02/2010 11:36:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Splatterone semi-amatoriale di scadente livello,ambirebbe a divertire ma non vi riesce quasi mai.Tomomatsu Naoyuki tutto sommato con la mdp si arrabatta meglio che può, ma le idiozie escogitate per mettere in scena il solito delirio sanguinario sono davvero eccessive per essere accettate senza riserve.
Un disco volante si schianta alle pendici del monte Fuji e da esso scaturisce una sostanza che resuscita i morti.Un gruppo di personaggi assurdi,la cui presenza in zona è giustificata tramite espedienti imbarazzanti,si troverà a fronteggiare un’armata di famelici zombie in un gioco citazionista che coinvolge,tra gli altri,soprattutto Gorge A. Romero.Il regista americano viene acclamato insieme ad altri miti della cultura americana ad inizio pellicola da un delirante messaggio che non lesina critiche all’inclinazione bellicosa degli Stati Uniti,nell’ambito di un incipit che non si capisce bene a cosa serva.
I dialoghi sono penosi e anche gli effetti speciali denotano una povertà di mezzi deprimente.Qualche ideuzza intrigante a tratti riesce a neutralizzare la noia che regna sovrana,il feto-zombie e il pacifico alieno garantisco qualche risata,mai però quanto vedere il pavimento del fabbricato in cui si svolge buona parte dell’azione ricoperto da uno spesso strato di cellophane onde evitare di insudiciare.
In generale non presenta spunti che riescano a renderlo interessante quanto altri prodotti del genere, all’interno del quale i giapponesi sguazzano che è un piacere avendoci offerto nel corso degli anni un intrattenimento spesso molto irriverente e simpatico.Non in questo caso,la comicità da quattro soldi con tanto di effettini sonori degni del peggior anime finisce con l’indisporre.Da un film del genere non si pretendono certo approfondite analisi sociali o fantasmagorie tecniche,ma neppure un totale squallore come questo.