caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ROGUE regia di Greg McLean

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jolly Roger     7 / 10  29/12/2020 12:55:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dunque, è il quarto film che vedo di questo regista ed è la quarta soddisfazione. Vah beh, Wolf Creek 1 e 2 sono piccoli capolavori, the Belko Expetiment è un buon horror, questo Rogue è un pelo inferiore ma scorre che è una bellezza.

Allora, io adoro l'Australia (e pure l'horror australiano, che è di ottimo livello). Ci sono stato molti anni fa e, con una jeep a noleggio, ho guidato per circa 2.000 chilometri da Darwin, per immettermi sulla mitica Tanami Road che attraversa il deserto, nel mio viaggio di pellegrinaggio verso il cratere di Wolfe Creek - dove ho passato la notte.
Nel viaggio si passa per alcuni "avamposti umani" (definirle città è ardui) tra cui Katherine, da cui si accede al Nitmiluk Park. Si possono fare bellissime passeggiate nella natura, oppure crociere sul Katherine Gorge, che è appunto il fiume di questo film (io l'ho fatta. Ho riconosciuto i posti e persino il molo!). Ci sono anche bellissime passeggiate ben approntate con passerelle protette che costeggiano il fiume dall'alto (se ne vede uno scorcio nel film). Posto fantastico. l'Unica cosa diversa era purtroppo la guida, un uomo e non la bella bionda che c'è nel film.
E gli "autogrill" (chiamiamoli così, ma sono casette tipo ranch, sperdute nel nulla lungo queste strade lunghissime che attraversano l'outback) sono davvero così. Articoli di giornale tipo gente divorata dai coccodrilli o morsa dai ragni, vecchi gestori seduti sulla sedia a dondolo all'ingresso che ti guardano di sottecchi, camionisti che trangugiano canguro e birra, caffè dove ti prendi lo zucchero col cucchiaino perché non ci sono le bustine :-) un mondo a parte.

E poi l'outback australiano. Una cosa che ti meraviglia, ti prende dentro, ti assorbe.

Il film comunque scorre che è una favola: situazioni interessanti ed una certa tensione ne sottolineano in modo calzante il ritmo. Recitazioni buone e credibili.
Ecco, a voler essere puntiglioso, il film, visto da chi conosce un po' l'Australia, è un po' una boiata. A parte il fatto che in quel posto i coccodrilli d'acqua salata sono molto rari. A Katherine ci sono i coccodrilli d'acqua dolce, che arrivano a due metri al massimo (ma proprio i più grossi, se no siamo sul metro / metro e mezzo), che non attaccano l'uomo e sono generalmente mansueti. Ricordo di aver fatto il bagno in laghetti dove c'erano questi "coccodrillini" e la gente se ne sbatteva.
Se si vogliono vedere i coccodrilli d'acqua salata, che arrivano a dimensioni molto maggiori (i più grossi 6 metri) bisogna invece stare verso Darwin, più in alto (verso l'oceano, che è appunto salato, e verso i fiumi che "entrano" dall'oceano a seconda della marea, portando i temibili "saltwaters crocodile" nell'entroterra più prossimo all'oceano). Ad esempio, l'Alligator River. Lì sì che ci sono questi coccodrilli d'acqua salata, chiamati "salty" al singolare e salties al plurale - che sono abbastanza terribili. Sono opportunisti ed attaccano sempre, se hanno fame attaccano ogni cosa che si muove, tanto nessuno può competere in forza e dimensioni. Sono territoriali, lungo la crociera sul fiume se ne vede uno ogni duecento metri e a volte li vedi lottare fra loro per il territorio, uno spettacolo incredibile. I salties sono a volte (anche se raramente) responsabili della morte di persone in Australia, perché essendo anfibi li puoi incontrare anche nei boschi attorno ai fiumi.
Tuttavia, il film confonde i luoghi. L'Alligator River (dove ci sono i coccodrilli d'acqua salata) e il Katherine Gorge (dove è ambientato il film e i salties generalmente non arrivano) sono distanti parecchie centinaia di chilometri. Ma non è la prima volta che i film in Australia mischiano luoghi ed ambientazioni diverse (es. Wolf Creek, sotto questo punto di vista, mischia luoghi australiani che sono in realtà enormemente distanti e addirittura romanza un po' sulle dimensioni del cratere). Non sono errori, è tutto certamente voluto, per mischiare la bellezza di alcuni posti con il fascino di altri molto distanti. E non c'è nemmeno troppo da stupirsi. Nemmeno gli australiani conoscono bene i loro territori, quindi non può essere certo questo il demerito che fa cambiare il voto al film.
Forse il demerito è più "scientifico" che altro. I coccodrilli d'acqua salata possono, sì, raggiungere i sei metri di lunghezza (il più grosso mai trovato è di 7 metri) - ma non sono certamente così "tozzi" e giganteschi come quello che viene rappresentato in questo film. E soprattutto non hanno l'abitudine di nascondere cadaveri per mangiarseli dopo!
Insomma, avrebbero magari fatto meglio piuttosto ad inventarsi la solita storia del coccodrillo preistorico o mutato geneticamente...perché spacciare questo coccodrillo per un reale coccodrillo d'acqua salata australiano è irrealistico e grottesco. E' come paragonare una reale anaconda a quella gigantesca della serie di film Anaconda :-) Non esageriamo!
Comunque, perdonando questi errori e aumentando la soglia dell'incredulità, il film resta un valido intrattenimento horror.

Consiglio di guardarlo in lingua originale. L'accento inglese degli australiani è pazzesco, strettissimo, ed è realmente così :-) qui spicca ancora di più confrontato alla parlata del protagonista americano, molto più sciolta ed aperta.