caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

TYSON regia di Uli Edel

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
phemt     6 / 10  08/06/2008 14:33:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mike Tyson è un uomo dalla storia particolare… Un’infanzia difficile passata nel quartiere popolare di Brooklyn, preso in giro dagli altri bambini, finirà per passarla tra botte, furti e gang, senza il padre, con una madre alcolizzata e un’unica passione, quella per i piccioni… Poi arriverà il riformatorio e lì le prime lezione da boxeur che apriranno la strada per una delle carriere più folgoranti della storia del pugilato mondiale… Non per nulla è stato il più giovane campione dei pesi massimi della storia e la sua carriera, almeno fino ai primi guai giudiziari, è stata qualcosa di fulminante… Ok, i detrattori potrebbe far notare come in realtà Iron Mike non abbia mai battuto grandi campioni in quegli anni, ma andrebbe visto anche il modo in cui ha battuto gli sciagurati che salivano su un ring insieme a lui…
Il film firmato da Uli Edel è praticamente un dramma-documentario girato nel 1995 al momento in cui Tyson usciva dal carcere dopo aver scontato tre anni per la tanto chiacchierata condanna di stupro ai danni di Desiree Washington…
Io probabilmente sono di parte perché grande appassionato di boxe e perché sono una delle (non molte) persone a cui il vecchio Mike è parecchio simpatico soprattutto perché, dalla fine degli anni 80 in poi, da parte di praticamente tutti i media c’è sempre stato un fastidioso tiro al piccione (è proprio il caso di dirlo) contro Tyson che in realtà è una persona molto più onesta, sensibile ed umana del sociopatico malato di mente e pericolo pubblico che i mass media hanno sempre cercato di propinarci… Certo è vero, Iron Mike aveva i suoi difetti e ha fatto le sue *******te ma dopo un’infanzia come la sua trovarsi una quantità di denaro talmente elevata da essere assurda e intorno persone viscide come Don King e l’accoppiata Robin Givens-madre non è facilissimo… Dopo la condanna poi è stato praticamente abbandonato da tutti gli amici che gli erano accanto solo per paura e per la generosità con cui Tyson li “ricompensava”…
D’altra in parte in America se sei ricco e famoso spesso non vieni condannato aldilà di eventuali vere colpe e anche nel caso in cui arrivi una condanna, spesso, vedi il carcere con un binocolo; ma a Tyson è sempre andata male ed effettivamente da un po’ di tempo a questa parte molti mettono in dubbio quel processo visto ora come una sorta di farsa… Ma questa è un’altra storia! Anche perché in realtà Iron Mike aveva già intrapreso da solo la strada per l’autodistruzione a causa della totale incapacità nel saper gestire la montagna di soldi che lo aveva sepolto, a causa delle persone che lo sfruttavano e cercavano di fregarlo di cui si era circondato e al fatto che in breve tempo le poche persone che gli volevano davvero bene erano passate a miglior vita…

Il film è abbastanza fedele alla vera vita di Tyson, la regia non è male e gli incontri sono ricostruiti decentemente anche se naturalmente siamo lontani dalla perfezione stilistica dello Scorsese di Toro Scatenato… Il film però avanza senza scossoni e alla fine della visione ci si chiede se valesse davvero la pena perderci queste quasi due ore…
Il film ha però il pregio di essere abbastanza onesto: non per nulla finiscono per uscire negativamente un po’ tutti i personaggi a partire da Mike Tyson (ad eccezione del modo in cui è stata ricostruita la sconfitta con Douglas), passando per Don King (e sfido io qualcuno a farlo uscire come un personaggio positivo) e l’accoppiata moglie-suocera… Gli unici personaggi che escono bene (e credo giustamente) sono D’Amato e Jacobs…

Naturalmente bravo Scott, maluccio il resto del cast, male White nei panni di Tyson a cui manca lo sguardo fiero ed animalesco del giovane Iron Mike…
Non è certo un film brutto ma è abbastanza inutile, personalmente non ne consiglierei la visione a nessuno se non per ingannare l’attesa del Tyson firmato Toback appena presentato a Cannes e di cui si parla abbastanza bene!