julian 6½ / 10 20/10/2008 15:02:28 » Rispondi Esageratamente bastonato, e lo capisco ! I precedenti erano film del calibro del Padrino II (anche se Al e Bob non si incontravano mai) e Heat. Normale che Righteous Kill, peraltro tradotto malissimo per richiamare al film di Mann, attesissimo dal pubblico, sia stato una delusione un pò per tutti. Perchè poi due mostri sacri come loro, messi sotto le mani di un semisconosciuto è normale che non siano facili da controllare. Tuttavia è un poliziesco sufficiente per una serata con amici, il meccanismo che all'inizio sembrava così ridicolo e banale man mano ti prende e ti trascina fino al pazzesco colpo di scena. Il problema è che, oltre ad essere un film costruito apposta per riunire i due (persino le battute ne sono la conferma: "mi piace quando lavorate insieme"), è anche un film che ruota tutto intorno al colpo di scena e perciò ogni trovata appare vistosamente forzata, tutto sembra finalizzato acchè lo spettatore fino alla fine non abbia alcun dubbio su chi sia l'assassino perchè il regista gliel'ha già svelato all'inizio e nel corso del film glielo ha confermato più volte. Il colpo di scena dovrebbe essere più spontaneo: il regista non deve costringere lo spettatore a credere a una cosa, ma deve esser bravo a far sì che egli arrivi con il suo intuito a una soluzione che poi però si rivela sbagliata.
Quando vediamo all'inizio De Niro confessare i delitti che poi si scopriranno esser stati commessi dal collega, lo notiamo calmo, tranquillo e soprattutto con lo sguardo fisso alla telecamera. Successivamente, nel colpo di scena finale, vediamo un De Niro scosso, restio a leggere le pazzie di Al e naturalmente costretto ad abbassare lo sguardo per leggere sul diario.
Qui si nota la forzatura che Avnet è stato costretto ad utilizzare per far reggere tutta la baracca.
Lì per lì il film mi ha divertito, c'è qualche frase simpatica e sarà stata anche l'emozione di vedere quei due volti lì (volti purtroppo molto invecchiati) recitare assieme che me lo ha fatto apprezzare, ma dopo mi son reso conto che è una cosa momentanea: di Sfida senza regole rimane poco e niente alla memoria di un appassionato. Altre annotazioni: stranamente bravo 50 cent, ma era pienamente in parte; si notano scopiazzature nella sceneggiatura, soprattutto da Heat (il finale è uguale ma con i posti invertiti); posso concludere che è stato meglio vedere in Heat Al e Bob giocare al gatto e al topo per tutto il tempo e incontrarsi in sole due memorabili occasioni, anzichè vederli qui sempre e comunque assieme. Un'altra forzatura....
Semplicemente quando si vede De Niro confessare all'inizio, vediamo poi che due tizi stanno guardando il filmato. All'inizio del film non vedi tutto il filmato, ma solo "pezzi scelti", quei pezzi che il regista voleva che lo spettatore vedesse per farsi un'idea sbagliata.
Innanzitutto è assurdo pensare che, seppur in pochi istanti, Bob abbia potuto assumere una faccia così tranquilla dopo aver ricevuto l'assurda spiegazione della storia. Poi in ogni caso Bob avrebbe dovuto posare gli occhi in basso ogni 5/10 secondi a meno che il suo personaggio non fosse in grado di memorizzare un testo anche solo guardandolo e dato che del video si vedono anche sequenze ininterrotte di vari minuti di durata, bisognava aspettarsi che Bob posasse lo sguardo sul diario più volte per leggere.
Anche volendo accettare la tua giustificazione, si tratta cmq di una incredibile forzatura messa su da Avnet, senza la quale il film non sarebbe potuto esistere e sarebbe crollato. Un film debolissimo dunque ma che, come tu ben sai, ho apprezzato al momento grazie anche ai commenti del nostro buon Rico.
La teoria della forzatura non è tua, perciò la difendi così strenuamente. Il buon Rico comunque ha apprezzato soprattutto la battuta più prevedibile e per questo meno divertente. Ricordi?