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THE HURT LOCKER regia di Kathryn Bigelow

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  26/09/2008 11:31:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"No one wins, it's a war of men" (Neil Young)


Dopo un film definitivo come "Redacted" di De Palma (ovvero la realtà trasportata nella più vera delle false dimensioni hollywoodiane) credevo che della guerra in Iraq non si potesse aggiungere alcunchè di nuovo.
Ma l'errore fatale è proprio quello di mettere in relazione il film della Bigelow con quello di De Palma.
Ammaliato dall'impareggiabile perizia tecnica del film e della sua vitale/mortale ferocia (con quella giostra collettiva di morte che per esempio non è riuscita a Ridley Scott nel suo controverso "Black Hawk down" cfr. tentativo fallito di raccontare l'inferno bellico) devo confessare che mi sono anche "discretamente" annoiato.
Ma forse i personaggi del film non incidono quanto il nucleo della guerra stessa, protagonista assoluta o indiretta con l'agghiacciante brutalità di corpi adibiti a... bombe umane: il film raggela il sangue, intendiamoci, è sicuramente uno dei migliori del genere (diretto con piglio virile dalla più "maschile" regista femminile al mondo) ma rischia di non evolversi, o contraddirsi (ideologicamente può scontentare tutti, e probabilmente questo limite è un ulteriore elemento di forza)
Invia una mail all'autore del commento Silly  24/02/2010 09:37:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
(diretto con piglio virile dalla più "maschile" regista femminile al mondo)
Perchè quando una donna non è "sentimentale" la si definisce in questo modo? E' vero che registe donne sono poche ad avere un successo e dei riconoscimenti mondiali come la Bigelow (del resto come in svariati altri campi lavorativi), però che pizza ste definizioni!

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  24/02/2010 20:59:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Evvabene, hai ragione ma stiamo parlando di un film di guerra e talvolta (ma è anche un complimento non credi?) certi stereotipi ci stanno bene. Non è questione di sentimentalismo (qui va di scena forse il patriottismo che è un'altra cosa) ma dell'approccio di una donna verso una realtà come la guerra, prevalentemente maschile Io abolirei tutte le guerre del mondo
Invia una mail all'autore del commento Silly  25/02/2010 10:31:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo, oltretutto è proprio un marchio di fabbrica ormai questa definizione per la Bigelow. Non volevo accusarti, ci mancherebbe, è naturale pensarla in questi termini. Dico solo che, evidentemente, c'è ancora tanta, ma tanta strada da percorrere per le donne se vogliono scrollarsi di dosso certi accostamenti con le virtù tipicamente (forse) maschili. E' una riflessione che non ha nulla a che vedere col tuo parere sul film, porta pazienza... M'è vento spontaneo!
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  25/02/2010 18:46:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nono tutto bene, salvo che gli uomini non devono vantarsi di saper fare la guerra... come vantaggio sessista se permetti è davvero deplorevole. Però la Bigelow ha spesso solcato un mondo tipicamente maschile, come in Point break e questo non è sempre facile Oltretutto in questo film fatico a conoscere veramente il suo pensiero riguardo alla guerra nonostante la sua bravura formale
Invia una mail all'autore del commento Silly  25/02/2010 20:14:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No assolutamente, non intendevo il contenuto del film in sé, ma la capacità della regista di affrontare dei temi solitamente maschili. Certo che non è un vanto saper fare la guerra! Penso che la Bigelow avrebbe potuto fare di meglio con questo film, non importa se non esprime il suo punto di vista. Mi è parsa piuttosto insipida la narrazione e insulsi i personaggi.
Suskis  09/03/2010 01:44:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
da quel che ho letto, è stato Cameron a dirle di dirigere questo film (e, secondo me, basta guardare Strange Days, ma anche Pointbreak per vedere quanto di Cameron è presente nei film della ex moglie).
(e, ribadisco, 6 oscar regalati proprio)