caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE HURT LOCKER regia di Kathryn Bigelow

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
_Hollow_     8½ / 10  12/03/2015 00:46:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La furia della battaglia provoca dipendenza totale, perché la guerra è una droga."

Inizia così The Hurt Locker; quindi ci mette parecchio a ingranare. Deve arrivare chi sarà Hawkeye (con gran disgusto di Inarritu e di tutti noi) per dare il via a quello che sarà il vero tema (e quasi mai toccato in tutti questi anni di film di guerra) di questa prova della Bigelow.
Col rischio di dimenticarsi la citazione iniziale, ci si addentra nell'Iraq (ennesima prova statunitense invece, conferma della tesi e che come tale insorga l'assuefazione) della "guerra ai civili", termine che ormai indica ogni guerra moderna, dove tutta la presunta eroicità sognata dagli interventisti del futurismo lascia spazio alla lotta senza quartiere (anzi, nel quartiere), una guerra dei nervi in cui il nemico è un uomo tra la folla. Ed è un civile.
La Bigelow, saggiamente, non prende mai apertamente posizione, lascia tutto all'intelligenza dello spettatore, forse anche nel finale, quando torna a dove eravamo partiti. Ad un elicottero che torna in Iraq per la dose quotidiana, perché "spiderman is halways hungry" (azz Birdman, sei capitato proprio a pennello per 'sto commento) e schifa l'enorme scaffale dei cereali.