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MARTYRS regia di Pascal Laugier

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atpco     9 / 10  18/06/2009 13:19:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Martyrs non è un film, è un'esperienza...
Martyrs non è un torture porn perchè di “pornografico” (in senso lato del termine) ha ben poco.
Quello che stupisce sono le varie chiavi di lettura con le quali si può interpretare questo piccolo gioiello. Si può guardare a cervello spento e, alla fine, ne risulterebbe quasi un'opera futurista dedicata al dolore e alla sofferenza... e già questo per la totalità degli horror usciti negli ultimi anni sarebbe stato un bel traguardo visto che si sono limitati a spingersi oltre il limite solo con effetti speciali e litri di sangue, risultando alla fine, aridi di “sostanza”.
Se lo si guarda con attenzione, Martyrs rasenta (a livello di trattazione delle sue tematiche) la perfezione. Fenomenale nella sua brutalità e nella sua violenza che non sfocia mai nel gore ma resta “fredda”, lenta, sempre motivata, quindi nella sua rappresentazione migliore (per colpire lo spettatore). L'opera di Laugier è uno spietato ritratto della società moderna nel suo insieme e a livello di singoli individui e tutto questo è ottenuto esaltando proprio i lati che la collettività cerca di mascherare mentendo a se stessa.
L'interpretazione delle due attrici è ottima e, a mio avviso, avrebbero meritato qualche riconoscimento, ma forse pretendo troppo visto il perbenismo che domina oggigiorno.
Un altro aspetto che colpisce è la fotografia, certe scene sarebbero da posterizzare, incorniciare e appendere al muro per quanto sono cariche di significato.
La realizzazione in generale si attesta su ottimi livelli, senza mai eccellere (ad eccezione dei due aspetti citati sopra) sostenendo egregiamente questa piccola perla.
LEMING  18/06/2009 13:27:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vorrei ribadire anche a te, una cosa che non è stata per niente sottolineata da nessuno, indipendentemente dal giudizio sul film........ma non è scandalosa la NON promozione di questo film da nessuna parte, poi non è neanche uscito in tutte le sale, vabbè che fosse era previsto il suo scarso successo, ma a tutto c'è un limete, dai!!
Lemming
atpco  18/06/2009 14:33:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
D'accordissimo con te... Il problema secondo me è che più o meno i produttori sanno che quote di incassi aspettarsi da un determinato film, così come i multisala sanno (grazie al merchandising, alla pubblicità ecc...) quali sono i film che riempiono nel bene o nel male le sale (ovvio che esistono sempre le eccezioni)... Unisci questi due fattori, aggiungi il fatto che Martyrs è vietato ai 18 (quindi non propriamente un film per la famigliola media), aggiungici pure che è un film francese dove non mi sembra ci sia un industria cinematografica che sforna sbancabotteghini... E il gioco è fatto... Ormai anche per andare al cinema bisogna uniformarsi alla massa e vedere ciò che è imposto dalla massa in quel momento... Almeno tempo fa c'erano i piccoli cinema gestiti magari da appassionati che, a volte, se ne sbattevano dei blockbuster e proiettavano film, sottovalutati dallo spettatore medio, proprio per attirare i veri appassionati...
HATEBREEDER  18/06/2009 13:34:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sull'arena di verona ho letto un articolo che parlava di "pura macelleria", rimpianti per la censura e "Ma come siamo arrivati a questo? Allora tanto vale proiettare nelle sale filmati di vitelli scuoiati."
Almeno lì in qualche modo l'hanno pubblicizzato...
LEMING  18/06/2009 13:36:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa la mia ignoranza, ma la casa produttrice di un film, non dovrebbe poi occuparsi anche della sua pubblicità e divulgazione, illuminami in merito, se vuoi, grazie.
Lemming
HATEBREEDER  18/06/2009 13:43:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nemmeno io so come funzioni, penso che cambi a seconda dei casi (magari la produzione fa un contratto con un'azienda specifica che si occupa poi della pubblicizzazione dei suoi prodotti...).
Però non credo che questo film potesse vantare di chissà quale budget per la pubblicità, mi sa che è già tanto se dalle mie parti lo proiettano al multisala..
HATEBREEDER  18/06/2009 13:30:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
'nsomma, non è che laugier lesini più di tanto sulla messa in mostra delle torture.. Direi che di "pornografico" qualcosa c'ha. Ed è per questo che il film è stato classificato nel genere torture porn (anche se poi la divisione tra generi è solo una convenzione).

atpco  18/06/2009 14:17:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
se nel concetto di "pornografico" includiamo solo ed esclusivamente l'ostentazione e l'esibizione nuda e cruda, in questo caso della violenza e del gore, sono d'accordo con te. Io però nel "pornografico" includevo anche la gratuità dell'atto... come nei vari torture porn più commerciali dove il gore e il torture sono gratuiti sostenuti da una trama scritta su un quadratino di carta igienica... in Martyrs non mi sembra violenza gratuita.
HATEBREEDER  18/06/2009 14:47:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, però appunto la gratuità dell'atto è un concetto puramente soggettivo o comunque opinabile, in quanto cambia a seconda della percezione individuale...
Ad esempio anche in cannibal holocaust c'è una trama e la violenza visiva ha un fine, però viene puntualmente bollata come una pellicola contenente violenze e brutalità gratuite. Così come ho anche letto qualche articolo e recensione di martyrs, e pure lì alcuni parlano di violenza gratuita e fine a sè stessa.
Forse l'unico caso incontestabile che al momento mi viene in mente di "violenza gratuita" sono i primi due guinea pig (lì la trama proprio non c'è nemmeno)
atpco  18/06/2009 15:42:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vero, infatti la mia voleva essere un'opinione soggettiva... Prendendo uno spettatore superficiale e un altro più "attento", facendo vedere ad entrambi, ad esempio, i due guinea pig, tutti e due arrivano alla conclusione che sono due manifesti alla "violenza gratuita", fatta solo per intrattenere.... Facendo vedere ad entrambi Martyrs, spero che almeno quello più "attento" ci trovi un briciolo di significato in tutta quella violenza (senza pretendere un saggio filosofico)... E' questo il mio pensiero... Mi sembra riduttivo vedere questo film buttato nel calderone dei torture porn insieme alle varie commercialate da intrattenimento tipo saw, hostel ecc... Certo è più facile per certi recensori, giornali, critici bollarlo come torture porn e parlare di violenza gratuita... In un certo senso gli fanno pubblicità attirando però un pubblico pronto a vedere un clone di un Hostel, un saw ecc...
HATEBREEDER  18/06/2009 16:26:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sìsì, che sia molto più bello non ci piove.
Fa conto che secondo me nemmeno hostel e saw ha molto senso metterli nello stesso calderone..