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MIRACOLO A SANT’ANNA regia di Spike Lee

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JOKER1926     7 / 10  12/02/2009 12:19:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Miracolo a Sant'Anna" di Spike Lee è una pellicola recente (Genere guerra/drammatico/storico) che tratta tematiche di guerra, siamo negli anni quaranta, l'Italia è "ubriacata", violentata dalla presenza di americani, tedeschi e partigiani…

Gli americani (o meglio, gli afroamericani) sono stati scelti per la spedizione in Italia, i soldati neri nel loro paese sono stati sempre umiliati, mortificati, essi costretti a marciare nella penisola Italiana cercano paradossalmente di "auto crearsi" un alone di gloria, esuberanza…
In questo periodo in Italia nasce il movimento di rivolta, uomini senza logica cercano di portare ordine e disciplina, ma la loro azione di violenza danneggerà tutta una popolazione… Signori ecco a voi i partigiani…
A completare il grottesco quadro ci sono i tedeschi che cercano di schiantare il movimento partigiano…

Grosso modo la trama è questa, il regista usa, o meglio "manipola" la storia di Sant'Anna e narra episodi nuovi, il regista introduce degli episodi, delle vicende un po' "fantastiche" e addirittura false.
Ma il regista purtroppo qualche "passo" del genere doveva pur farlo, infatti per rendere la sua pellicola "dinamica", scorrevole è costretto a introdurre degli elementi particolari; la storia del bambino è importante nell'economia concettuale cinematografica di Lee, infatti il bambino è il "gancio", Angelo infatti è indispensabile nell'"operazione revisiona mento", grazie al ragazzo il regista ritorna indietro nel tempo e delinea la sua storia…

Quando si trattano tematiche belliche, storiche a volte le incongruenze (vuoi per necessità, vuoi per incapacità) ci sono, inoltre ci sono da segnalare tantissime forzature che nel complesso tolgono qualcosa al film.
La storia vede come protagonisti la combriccola di neri che "girovaga" goffamente per la Toscana, essi quasi sono figure "evangeliche", i neri potevano essere un po' più "grezzi", la loro figura doveva essere più "ruvida", in parte il tutto doveva essere costruito meglio…
I tedeschi invece sono stati almanaccati in buon modo, altri film descrivono l'esercito tedesco come un esercito di ferro, cinico, crudo…
Ma si può notare tutta la "noia", la rassegnazione, l'umanità dei tedeschi che cercano un' "oasi" di pace, questo concetto è sviluppato all'inizio del film. (è grande gesto di filantropia verso il finale!)
La figura dei partigiani trasmette angoscia, si viene a formare un' area di preoccupazione, la comitiva come accennato in precedenza porterà morte e distruzione, il (pseudo) movimento partigiano è una sorta (in chiave metaforica) di carro armato che marcia ad occhi chiusi sul terreno del nostro popolo e schiaccia tutti bambini, tedeschi, vecchi, donne…
Questo "movimento" è la vera carneficina!

Il regista per "armonizzare" la pellicola usa il bambino, (tale ragazzino mi ricorda passivamente quello della "Vita è bella") non mancheranno scene ampollose, e non è tutto…
Infatti con l'introduzione di questo soggetto entra in scena l'elemento "fantastico", alcuni episodi risultano essere troppo grotteschi, "barocchi" e dunque non veri…
Inoltre il film ricorda "Full Metal Jacket", e questo è un pregio!
E' importante notare la vita nella "trincea", i soldati si incazzano e cercano di salvare la proprio pellaccia, essi sono stremati, vogliono scopare e sono lontanissimi dalla loro terra…

La parte più importante è quella centrale, in questo "troncone" di film si sente,si tocca praticamente in modo concreto la sofferenza della guerra, in questa fase sono "scandite" le personalità di vari personaggi, le povere donne vecchie straziate ma quasi "abituate" a soffrire, le ragazze senza marito (soldati morti in battaglia)…
Ma la vera figura, l'icona interessante è più profonda è quella del vecchio Fascista…
Il signore porta avanti la sua mentalità Fascista, in quel periodo non era facile, molti detestavano il Fascismo (uomini di poca fede), ma il "nostro" vecchio rimane sulle sue e non si fa fottere dalla confusione, dalla rozzezza generata dai partigiani e in parte dai tedeschi…
Il titolo del film ("Miracolo a Sant'Anna") è in pratica il miracolo che si verifica verso la fine del film ove il bambino (importante è il concetto di "invisibilità" trattato con "vivacità" dal soldato nero in precedenza con Angelo) riesce a sopravvivere al disastro…
Il pezzo finale del film è molto violento (la violenza nel film infatti non mancherà!), morti, sangue e drammaticità…
Il vecchio dinanzi ai tedeschi mostra con orgoglio la sua Mentalità Italiana… Noi Siamo Fascisti!
Ecco la frase importante che dona al povero uomo un po' di gloria persa purtroppo in questo mondo di accattoni…
Dopo questa convulsa, barocca storia si ritorna al presente, episodi sbrigativi e quasi forzati ci guidano verso un finale magniloquente (fotografato in modo superbo) e poco reale… Ma in effetti un finale fastoso può starci…

Dopo aver elencato la parte concettuale del film è importante lodare la parte tecnica…
Fotografia ineccepibile, ambientazioni, costumi curati in modo superbo; le uniche pecche sono la colonna sonora (leggera, irritante, inopportuna) e forse alcune recitazioni… (ma anche il cast in linea di massima soddisfa)

"Miracolo a Sant'Anna" è dunque un film particolare, il regista cura anche la tematica razzismo e confeziona un omaggio (anche se il film come detto è fastoso e a tratti falso), una sorta di ricordo alle povere persone innocenti (ovvero i civili) decadute vergognosamente sul proprio suolo di appartenenza per via di concezioni "trasportate" in luride pratiche partigiane...
LoSpaccone  25/07/2009 20:36:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo l'avevo perso ed è probabilmente il commento in cui hai scritto più *******. E' palese come il tuo voto sia motivato solo ed esclusivamente da questioni ideologiche, balorde e fuorviate dalla tua totale ignoranza della storia e della sua complessità. Non è necessario avere per forza un'opinione su tematiche di questo tipo se non si sa una cippa, e tu dimostri di non sapere assolutamente niente, se non quei 4 luoghi comuni che uno sente il dovere di ripetere pur di sentirsi parte di una fazione (qualunque essa sia): e questa è la principale condizione che rende servo una persona.
Nella guerra ci sono sempre eccessi, da qualunque parte la si guardi, ma sei patetico per come neghi l'evidenza pur di sentirti parte di una ideologia. Ridicolo!
USELESS  12/02/2009 14:05:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E la maestra disse: < Per domani guardate il film Miracolo a Sant' Anna e scrivete le vostre impressioni!>
Ecco il COMPITINO del piccolo JOKER!!!

JOKER1926  12/02/2009 15:51:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non Trovo tutta questa ironia...
Il mio commento e' molto motivato, se non hai un c a zzo da fare non e' colpa mia, se leggi il commento puoi notare una attenta analisi...
ma tu che ca zzo capisci?

JOKER1926
USELESS  12/02/2009 20:46:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah ...Secondo me la Maestra ti ha dato un' insufficenza! Vero?
Invia una mail all'autore del commento wega  14/02/2010 16:59:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No no il vecchio fascista s'è fatto fottere e basta.