paride_86 4 / 10 22/03/2009 22:33:38 » Rispondi Questo film "pretende" di raccontare (seppur con molta fantasia, come suggerito all'inizio della storia) la strage di Sant'Anna; in realtà Spike Lee coglie l'(ennesima) occasione per parlare di ciò che gli sta più a cuore, ovvero il tema del meltin' pot e della discriminazione razziale. Il problema è che questo film è davvero brutto.
Innanzi tutto è poco realistico (per non dire assurdo) il modo in cui sono concatenati gli eventi: Rodolfo doveva andare proprio in quell'ufficio postale? La coppia di americani a Roma doveva far cadere il giornale proprio sul tavolino di Angelo? Possibile che a Spike Lee non sia venuta un'altra idea? E poi il film continua con una serie interminabile di boiate, prima fra tutte la pistola tedesca che l'ex soldato aveva a sua immediata disposizione sul posto di lavoro. Ma dai!! E il metal detector dell'ufficio postale? E poi la testa di marmo, che viene immediatamente riconosciuta dal professore come appartenente al trittico distrutto nel '44 a Firenze. Ma diamine: con tutte le teste di marmo che ci sono come faceva a ricordarla senza consultare un catalogo? E poi sembra plausibile che un soldato, oltre allo zaino e all'armamento, si leghi alla vita un pezzo di marmo che peserà come minimo 50 kg e continui a camminare leggiadro per le campagne toscane evitando bombe a facendo scontri a fuoco? Forse Spike Lee non ha la minima idea del peso del marmo, visto che più tardi, nel film, il piccolo Angelo si diverte a lanciare in aria la testa come se fosse di polistirolo! In ogni modo tutto ciò è solo un assaggio dell'implausibilità di questo film. Già, perché negli anni '40 gli abitanti della nostra penisola parlavano davvero a malapena la lingua italiana, e più che altro si esprimevano nel proprio dialetto locale. Invece, in "Miracolo a Sant'Anna", i montanari toscani addirittura conversano amabilmente con i soldati americani nella stessa lingua fin dal primo incontro, senza la minima difficoltà di comprensione.
Se dal punto di vista tecnico c'è poco da eccepire - seppure la regia non sia così brillante - il film dura troppo ed è noiosissimo.