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FIDO regia di Andrew Currie

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  26/09/2017 09:59:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Divertente il cinegiornale con cui "Fido" si apre, escamotage informativo riguardo il mondo immaginato dal regista canadese Andrew Currie. Tutto comincia con una nube radioattiva che investendo il pianeta tramuta i defunti in zombi. Dopo un periodo di feroci battaglie ecco l'invenzione rivoluzionaria, un collare inibente. Marchingegno colpevole del profondo cambiamento delle abitudini degli umani, ora protetti da recinzioni invalicabili ma soprattutto in grado di convivere con gli zombi trasformati in ubbidienti factotum. Resi docili come cagnolini vengono utilizzati come forza lavoro a costo zero e senza alcun diritto, perfetti nel rendere più comoda la vita della middle class americana tanto che possedere una o più di queste creature antropofaghe è sinonimo di prestigio.
Straordinario dal punto di vista scenografico nella costruzione di una favolistica e coloratissima America degli anni '50, impreziosito dalle performance degli attori (bravissimi soprattutto l'affascinante Carrie-Ann Moss e lo "zombesco" Billy Connolly) e interessante nel cogliere le ipocrisie dei suoi abitanti, Currie si mostra confusionario a livello tematico, proponendo innumerevoli spunti degni di nota senza però quasi mai approfondirli a dovere. Commedia e satira sociale si fondono maluccio, dando vita ad uno scenario pop non esattamente convincente in cui le sfumature horror sono più pretestuose che altro. Troppa carne al fuoco per un prodotto in cui il compianto Romero funge da lampante ispirazione, ma l'approccio solare e divertito rende meno incisivi gli spunti proposti, così scivolando in quel politicamente corretto fastidiosamente stridente con le (presumibili) intenzioni di partenza.