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IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON regia di David Fincher

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Gilles     7½ / 10  27/02/2009 12:43:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il curioso caso di Benjamin Button" dice qualcosa d'importante sul tempo. È un film sul tempo, sull'uomo, sulla vita dell'uomo. Guardare sorgere il nuovo sole sulla baia della Louisiana, per Benjamin non vuol dire tornare indietro nel tempo, ma, come per gli altri, avvicinarsi sempre più alla morte; anche per lui la morte si avvicina ogni giorno che passa, solo tramite un processo inverso. È come se i giorni cominciassero col tramonto e terminassero con l'alba. Tramonto-alba, alba-tramonto. Il tempo scorre ma in senso opposto, come l'orologio della stazione centrale. Benjamin rappresenta il desiderio d'immortalità dell'uomo, della conoscenza oltre la vita, della padronanza del tempo. Guardando Benjamin si crede che il tempo sia sconfitto, ma in realtà non è così: ogni cosa su questa terra, per quanto straordinaria, è caduca; come l'amore, come le vicende storico-politiche, come i cataclismi naturali. Benjamin non porta una maschera: è sincero, puro, proprio perchè svela quella menzogna umana che è il desiderio d'immortalità. Guardare il volto di Benjamin vuol dire guardare il tempo stesso che si manifesta, aldilà dell'abitudine dell'invecchiamento. Se invecchiare normalmente vuol dire accompagnare il mondo nel suo destino di alba-tramonto, il caso di Button è l'inesorabilità del tempo, la certezza cosciente della morte. Anche se i soldati torneranno a casa dalle loro famiglie, ad attenderli ci sarà sempre l'oblio.
Benjamin recita il memento mori, solo per il fatto di esistere.
Il tempo è tempo di crescita. Il tempo cambia le persone. Anche se Benjamin vive alla rovescia i sentimenti che lo formano e che egli prova sono gli stessi di tutti gli altri uomini. Lui, in fondo, non è diverso: la sua formazione è soltanto speculare a quella ordinaria, ma rispetta in sostanza le tappe obbligatorie delle età: infanzia, gioco, curiosità, svolta ormonale, arruolamento, ritorno a casa, moglie, paternità, malattia, morte. Tutto col segno meno davanti. Se gli altri gli dicono che è diverso, è perché non vogliono ammettere la loro transeunte umanità, il loro misero destino. Solo un'eccezione poteva confermare una regola, anzi la regola, per eccellenza: niente dura, tutto passa.
*Eleonora*  28/02/2009 22:30:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento.