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UN GIORNO PERFETTO regia di Ferzan Ozpetek

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carla80     6 / 10  20/09/2008 11:25:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per una sostenitrice di O., questo film è veremente deludente.
I contenuti della storia sono emozionanti e d' impatto perchè comunque attuali, reali ed estremamente drammatici.
Interessante l'idea del far incrociare la vita di più persone, in un giorno perfetto, ma nulla a che fare con film come Babel.
Ciò che salva il film sono alcune sfumature peculiari della sensibilità e dello stile del regista, vale a dire, il lasciare intendere, il non essere mai troppo esplicito, evitando, così, delle pesanti ridondanze.
Altra caratteristica, l'uso del linguaggio simbolico; dalle periferie romane, disperate, degradate, clastrofobiche come un matrimonio che arriva alla fine , che ossessiona , che si sgretola, che inaridisce,che strazia, ai palazzi romani antichi, lussiosi, rappresentativi di una vita benestante apparentemente felice, ma dominata dallo stesso dolore che serpeggia fra le periferie. La finestra ricorre in più punti sia come simbolo di chiusura, di trappola , sia come idea di fuga come in Madame Bovary.
Mediocre l'interpretazione degli attori, un Mastrandrea deludente, ingessato come Fabio Volo nel film Il Bianco ed il Nero, pessima scelta, avrei visto bene in quei panni un Castellitto, apprezzato nel film Non ti muovere.
Anche la colonna sonora non è nulla di eccezionale, poco emozionante.
Conclusasi la proiezione del film, ho avuto modo di assistere ad un dibattito a cui ha partecipato lo stesso regista.
O. è consapevole della non riuscita del suo film, sa di non ottenere lo stesso successo avuto con Saturno contro o Le Fate Ignoranti, ma è contento di essersi misurato con una storia diversa da quelle raccontate nei suoi film precedenti; adesso non so se questa sua consapevolezza è effetttiva o è dettata dal massacro della critica.