kowalsky 9 / 10 06/06/2007 01:23:04 » Rispondi Il film più politico di Carpenter e probabilmente il più importante della sua carriera. Riesce ad amalgamare perfettamente impegno politico, intrattenimento, una riflessione agghiacciante sul declino dell'umanità, e un'ironico uso del paradosso. La frase "crediamo di essere ricchi e invece siamo precipitati nella disperazione e nella miseria" la dice lunga sulle contraddizioni di un'estabilishment che "provoca" l'alienazione sociale tra tutti noi. Splendida la società degli homeless e degli emarginati che vive e vegeta a ridosso dei grattacieli della città, e letteralmente indimenticabile la sommossa notturna, ricca d'inquietudini e profezie inquietanti sul futuro. Con un finale degno di King Kong e un'eloquente "la vita è una p.u.t.t.a.n.a ed è lì in agguato", "They live" è un film distopico di grandissima abilità, innovativo almeno quanto il Brazil di Gilliam, capace di raccontare quella società bifronte e fatalista che, come gli alieni del film (quelli che vivono tra noi) diffondono un manuale di vita che sembra edulcorato dall'ottimismo della way of life (americana ma non solo). Un film fondamentale che rappresenta il nostro incauto desiderio di "vendersi", in cambio di una dimensione economica rassicurante, pur di non lasciarsi sopraffare dalla nostra sconfitta di esseri umani o di terrestri Assolutamente da non perdere
Enzo001 12/06/2008 19:40:23 » Rispondi Devo assolutamente farti i miei complimenti per la tua splendida analisi, è decisamente una delle migliori recensioni da me lette qui su filmscoop (e non solo). BRAVISSIMO