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LA CLASSE - ENTRE LES MURS regia di Laurent Cantet

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Pasionaria     7½ / 10  23/10/2008 15:51:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il realismo di Cantet non è così realista. Intendo dire che il film inquadra all’interno della vita di una classe una situazione non sempre veritiera e oggettiva. Tanto per fare un esempio: consigli di classe costituiti di docenti e presidi così collaborativi, così pronti al confronto e al dialogo io non ne ho mai visti, se ci sono, credo rappresentino l’eccezione purtroppo.

Ciò che però colpisce del film è la sua naturale capacità di cogliere il respiro dei protagonisti, sia essi alunni o insegnanti, attraverso un affascinante scontro dialettico tra differenti registri linguistici, specchio di diverse realtà sociali e contrastanti culture. E tutto ciò con una naturalezza sorprendente, raramente percepita in altri film sullo stesso argomento.
Ciò che colpisce è inoltre la capacità di trasmettere, compito impervio oggi, come spesso l’insegnante sia sempre meno soggetto distaccato dalla classe, sempre più parte di essa, anima partecipante, anima sofferente tra successi e fallimenti educativi e comunicativi, ostaggio dei sensi di colpa perchè sempre più intimo “divulgatore” di quella funzione educativa di cui si fa personalmente carico e nel contempo ne è scelleratamente caricato dalle altre istituzioni, che dovrebbero invece dividerne le responsabilità.
Ciò che colpisce, infine, è il chiaro messaggio che l’istruzione passa attraverso la crescita lenta e sofferta dell’insondabile rapporto tra allievo e professore, il resto sono solo parole al vento.
arturo  23/10/2008 16:09:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento splendido, che tocca proprio il cuore del film. Vorrei dire che mi hai tolto di bocca le parole, ma ad essere sinceri parole così lucide e intelligenti non avrei saputo trovarle. Complimenti davvero.
Pasionaria  23/10/2008 17:56:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio, Arturo, se molto gentile.
Forse ho toccato il cuore del film perchè ci sono dentro: insegno
arturo  23/10/2008 19:05:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, ecco, mi pareva. Raddoppio i complimenti, e ti faccio tanti auguri per le attuali traversie. Il tuo è un mestiere straordinario e importantissimo, e da quello che scrivi sono sicuro che lo fai molto bene.
Marco Iafrate  23/10/2008 17:33:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
chi meglio di te.........
gerardo  24/10/2008 21:36:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah eccoti... ;-)
Invia una mail all'autore del commento mimmot  24/10/2008 17:26:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo commento e profondissime riflessioni. E non poteva che essere così.
Su un punto però dissento da te, quando fai una critica, neppure tanto velata al fatto che il film "inquadra una situazione non sempre veritiera e oggettiva" (vedi Consigli di classe)
Giustissimo, però io ritengo che se così non fosse stato, se Cantet si fosse limitato a rappresentare una vera scuola, un vero Consiglio di Classe, ne sarebbe scaturito un documentario e non un film.
E poi, qual è il vero CdC?
Esiste un CdC da poter rappresentare e valere come esempio di Cdc ideale e assoluto?
Non Credo. Io credo che ogni CdC (e tu questo lo sai molto meglio di me) sia un mondo a sè stante, tanto vario è il campionario, come tanto varie sono le situazioni, le dinamiche, le tensioni, i rapporti interpersonali che ne caratterizzano le fisionomie e ne condizionano le scelte.
E comunque, credo, che non fosse questo l'obiettivo del regista e dell'autore/interprete, cioè di rappresentare una scuola vera, ma quello di raccontare un'esperienza, di rappresentare le difficoltà di un insegnante oggi, di mostrare la fissità del sapere scolastico nell'immaginario studentesco.
Vero o non vero, sono realistici il contesto e le situazioni.
Un film che non dà giudizi e non si schiera, un film che riesce a cogliere l'essenza del reale senza essere, come già detto, nè pienamente fiction, nè totalmete documentario.


Pasionaria  24/10/2008 19:32:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mimmo, hai frainteso. Il mio era solo un esempio tratto dalla mia personale esperienza che, come tale, è opinabile; nello stesso tempo però questa mia esperienza ha fatto sì che percepissi come non proprio realistico il film.
Era solo una piccola osservazione su un film nel complesso bellissimo perchè ha colto in pieno l'anima del docente, ancora meglio quella dei suoi ragazzi.
L'obiettivo del regista e dello scrittore dal cui romanzo è tratto il film è stato pienamente centrato, su questo non ci sono dubbi e mi sembra di averlo anche sottolineato nel mio commento.

Devo aggiungere, riallacciandomi al realismo ,che tolto l'insegnante protagonista, gli altri docenti mi sono parsi un tantino costruiti, ciò non toglie valore al lungometraggio che, come hai detto bene, riesce a cogliere l'essenza della realtà scolastica, soprattutto focalizzando l'attenzione sulla dialettica tra docente e studenti, in questo è perfetto.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  23/10/2008 16:13:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento dall'interno :) Spero di riuscire a vederlo ancora in sala.