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LA CLASSE - ENTRE LES MURS regia di Laurent Cantet

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amterme63     7½ / 10  07/03/2009 16:10:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un pezzo di vita attuale che coinvolge giovani di 13 anni e insegnanti, visto nel suo naturale svolgersi, se possibile senza filtri intermedi: questo è il progetto di Cantet con il film “La Classe”. Non è però qualcosa di formalistico o fine a se stesso. Con questa scelta si vuole mostrare in maniera concreta, realistica e spassionata una piccolissima parte della realtà grezza, che faccia però da modello per qualcosa di più generale, lasciando allo spettatore il compito di trarre le conclusioni.
Che non sia qualcosa di casuale lo dimostra la scelta di far svolgere la storia nelle banlieu parigine. Si tratta di ambienti periferici per lo più degradati con un’altissima incidenza di ragazzi i cui genitori provengono dalle più diverse località del mondo. Lì, più che mai, si gioca il futuro di una società, la sua capacità di integrare, inserire e far convivere nel suo tessuto persone e ambienti così difficili. C’è poi il discorso del perennemente difficile rapporto fra adulti e ragazzi. Che atteggiamenti prendere nei loro confronti? Che tattica usare per “insegnare” loro qualcosa? E poi, davvero, cosa insegnare?
Il concentrarsi su temi di natura pedagogica lo si vede dallo stile particolare del film. Prima di tutto si svolge rigidamente dentro il perimetro di un edificio scolastico (il titolo è chiaro: “fra le mura”). Viene poi tralasciato tutto quello che si svolge fuori della scuola, ad esempio dell’insegnante protagonista, della sua storia personale non sappiamo niente. La mdp cerca di essere il più possibile nascosta e allo stesso tempo si appiccica alla faccia delle persone. Seguendo i dettami dello stile Nouvelle Vague si cerca di ricreare la realtà così com’è, nel suo svolgersi più banale possibile, nella sua naturale imperfezione. A priori nessuno è buono o cattivo, nessuno ha sempre ragione o sempre torto. Inevitabilmente ci si concentra di un unico personaggio (l’insegnante) e su alcuni suoi alunni, ma l’intenzione è quella di farceli giudicare oggettivamente, ognuno con le proprie ragioni e i loro torti. Siamo liberissimi di giudicare come vogliano. Il film ci riporta i fatti e a noi spetta il giudizio.
La protagonista del film è quindi la Pedagogia. Le aspirazioni e i metodi di chi svolge il proprio lavoro non vengono enunciati apertamente ma si possono facilmente dedurre. L’insegnante cerca più che altro di rendere i ragazzi coscienti di se stessi, li invita a riflettere sul loro mondo, piuttosto che usare un metodo nozionistico. Il problema è che forse lui stesso non ha ben chiaro in testa cosa vuole fare. Emblematica è la scena finale in cui una ragazza ammette di “non avere imparato niente”. Lì l’insegnante non sa cosa controbattere alla ragazza. Avrebbe dovuto dirle che le ha insegnato a conoscere se stessa e gli altri e a convivere con essi. Secondo me è questo il compito principale di una scuola.
Alla fine il problema verte sui ruoli e sulla disciplina. C’è in gioco il concetto di autorità, di obbligo al lavoro, di sottomissione. Il fatto è che i ragazzi di 13 anni non si sentono minimamente inferiori all’adulto che hanno davanti e pretendono da lui lo stesso rispetto e il riguardo che loro devono a lui. Questo purtroppo ogni tanto l’insegnante se lo dimentica e inevitabilmente fa scoppiare tensioni e incidenti. Un briciolo di umiltà a volte non guasta. Anche qui secondo me non si hanno le idee ben chiare. Si vorrebbe dare confidenza agli alunni, stabilire un rapporto di confidenza, ma poi al momento opportuno si gioca la carta dell’autorità e della punizione senza soppesare bene le conseguenze che potrebbe avere.
Insomma di spunti di riflessione ce sono molti. Cantet tutto sommato ci ha fatto un quadro reale dello stato in cui si trova la scuola, con tutte le sue contraddizioni e il suo sforzo quasi sovrumano di dare la possibilità di un futuro migliore ai giovani, ben sapendo ormai che non ci riesce purtroppo con tutti.
fasealse  25/10/2011 00:30:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti. Il tuo è stato l'unico commento al film coerente, esaustivo e arguto sulle varie sfaccettature e relative contraddizioni. Concordo in pieno con ogni singola parola
amterme63  25/10/2011 08:36:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie mille ! :-)