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HAPPY GO LUCKY - LA FELICITA' PORTA FORTUNA regia di Mike Leigh

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5 / 10  18/12/2008 20:35:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi è facile giudicare obiettivamente il nuovo film di Leigh, il suo spirito naivete (un pò da musical) che inizialmente fa pensare ad "Alfie" (quello originale, con Micheal Caine).
Alla fine però si trovano congiunzioni con un'autore diversissimo per affinità culturali e geografiche come Rohmer, o forse è soltanto una mia impressione.
Premesso che qui si tratta di giudicare un film - per quanto irritante nel suo voler essere anticonformista senza cambiare le carte in tavola - indipendentemente dal bizzarro fatalismo della protagonista, una di quelle donne che - per inciso - strozzerei volentieri con le mie stesse mani (in senso metaforico, forse). E non è facile: "Happy go lucky", col suo fantastico titolo da spot degli anni cinquanta, dovrebbe/vorrebbe essere un film di denuncia di un mondo irresponsabile e blandamente scanzonato (o magari, al contrario, nevrotico e in preda all'esaurimento) ma salta da un argomento all'altro senza volerne approfondire nessuno...
come certe furbe commedie americane che evidentemente influenzano anche cineasti europei solitamente più ispirati come Mike Leigh... le solite piccole crisi familiari, i soliti rituali, le solite parole famose.
Si veda il tema del ragazzino complessato lasciato immotivamente in bianco, tanto per intenderci.
Per inciso: un film snobbino, tediosetto, fastidiosamente "simpatico", con qualche ammiccamente teatrale di troppo (pure), nonostante un paio di comprimari da tenere d'occhio (superlativo l'insegnante di scuola guida represso e isterico!) e un finale con barca a remi da ergastolo: "Naked" e "Segreti e bugie" erano tutt'altra cosa
DarkRareMirko  26/12/2008 14:34:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
kowalsky, il tuo nome deriva da quello del personaggio interpretato da Kristy Swanson nel primo Hot shots?
ULTRAVIOLENCE78  28/12/2008 12:03:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stanley Kowalski (con la "i" e non con la "y"): personaggio maschile protagonista del dramma teatrale di Tennessee Williams "Un Tram che si chiama desiderio", superbamente trasposto su pellicola da Elia Kazan (nel film Kowalski è interpretato da un immenso Marlon Brando).
DarkRareMirko  30/12/2008 23:58:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dai, diciamo che è un nome che, con la i o con la y, nel cinema torna spesso :)
ULTRAVIOLENCE78  31/12/2008 13:24:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da ultimo il Kowalski del più recente Eastwood...
saffanu  29/12/2008 12:13:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma non è uno degli androidi di Blade Runner, quello che frigge il collega di Harrison Ford a inizio film e che poi si becca una pallottola in testa dall'altra replicante pentita?