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PERICOLO IN AGGUATO regia di John Carpenter

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BlueBlaster     6½ / 10  03/04/2014 14:24:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mentre era in pre-produzione il suo capolavoro "Halloween" un John Carpenter quasi in erba (ma non dimentichiamo che aveva già sfornato quel cult di "Distretto 13") si vendette ad una produzione televisiva pressoché anonima, forse per racimolare due lire per il film successivo, ma che tuttavia risulta tutt'altro che da buttare.
La regia infatti eleva di molto il livello di un filmetto altrimenti uguale a mille altri a causa di una sceneggiatura piatta e derivativa all'ennesima potenza...di certo non si può dire che si noti il tocco del maestro visto che sono totalmente assenti certi caratteri distintivi del suo Cinema come le colonne sonore elettroniche ed ipnotiche da lui solitamente composte o quelli elementi di critica presenti nei suoi lavori!
Però nel suo piccolo Carpenter è riuscito ad instillare la giusta atmosfera ed elementi che rivedremo in "Halloween"...c'è questa forte componente di voyeurismo, l'impalpabilità fisica del maniaco che mai si vede, qualche piano sequenza inquietante tipico dello slasher, riprese in prima persona, delle inquadrature da posizioni "tattiche" (tipo nella scena in lavanderia che dimostra la classe del giovane cineasta).
Possiamo dire che questo film sia LA PROVA per il successivo capolavoro e sopratutto per la rappresentazione di questo stalker...infatti come vedremmo meglio nella figura di Michael Myers, o meglio The Shape, abbiamo a che fare con un nemico onnipresente ma allo stesso tempo invisibile alla vittima e pure allo spettatore in questo caso...qualcuno che ha il controllo su tutto.
Il film è un chiarissimo omaggio ad Hitchcock ed in specie a "La finestra sul cortile" sia per il soggetto che per alcuni rimandi stilistici adottati da John e a dirla tutta io ci ho visto anche qualcosa del primo Cronenberg...il nostro regista usa più che degnamente i ristretti spazi dell'appartamento e dei condomini in generale.
Il cast funziona degnamente ed è bello vedere come fossero già presenti attori storici nella vita del Signore del male...qui lavorò e conobbe Adrienne Barbeau che sposò l'anno successivo e poi c'è il suo attore feticcio Charles Cyphers.
Inevitabile non notare una certa vecchiaia del film al giorno d'oggi ma comunque sia io consiglio di vederlo questo film perché non solo non è brutto ma sopratutto rappresenta un punto di partenza di Carpenter che qualunque fan del regista dovrebbe vedere.