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LA RONDE - IL PIACERE E L'AMORE regia di Max Ophüls

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  13/11/2014 20:54:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eleganza è un termine abusato in Ophuls ma fatico a trovarne di più pertinenti e sintetici per descriverne lo stile. Il ritorno dall'America ci consegna un Ophuls più soggetto a sperimentare, la caffeina d'Europa, portatrice di eccitanti novità, quasi come se nel periodo americano avesse dovuto dosarsi, imbrigliato in certi dettami, sebbene la sua autorialità non si sia persa, ravvisata anche in opere più lontane dal melò.
Ha tutti i crismi dell'accademismo, un gioco tanto perfetto, circolare da poter ripartire da capo senza accusare il minimo disorientamento.
Narratore in carne ed ossa, avulso alla storia pur comparendoci, il motore-giostraio scanzonato che gioca ad evocare le scenette, a intitolarle, l'una in fila all'altra, con un fil rouge, il consorte della scena precedente, attori che si sostituiscono, ognuno non resta in scena più di una dozzina di minuti, in una sequenza ciclica di tradimenti, civetterie, flirt un lavoro maestoso, un Ophuls che ribadirà con 'Il piacere' questo suo nuovo atteggiamento metatestuale.