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HALLOWEEN: LA NOTTE DELLE STREGHE regia di John Carpenter

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Invia una mail all'autore del commento Alan Wake     9 / 10  24/08/2013 17:47:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oltre a rappresentare l'ennesimo capolavoro di Carpenter, "Halloween - La notte delle streghe" può vantare il titolo di "fondatore dello slasher americano moderno".

La storia, lineare e semplice, parla di una piccola comunità divenuta diversi anni addietro testimone di un efferato omicidio: il piccolo Michael Myers, di appena 6 anni di età, uccide senza pietà e motivazione sua sorella (quella sera anche sua baby sitter) nella notte di Halloween.
L'incipit del film può vantare uno dei migliori piani sequenza della storia del cinema, in pieno stile De Palma con diversi tratti Hitchcockiani e Argentiani.
Carpenter, difatti, volge lo sguardo al sottogenere slasher Italiano (già nato da tempo), traendo ispirazioni dai film di Bava e dalla regia di Argento, rielaborando le atmosfere delle sue pellicole.
Persino i Goblin sono una vera e propria fonte di ispirazione per l'OST di Carpenter, che crea una delle migliori colonne sonore di sempre, nonostante la sua sobrietà musicale.

Michael Myers scappa, quasi 15 anni dopo il suo crimine, dal penitenziario per tornare ad Haddonfield, la sua città natale dove venne consumato l'omicidio, nella vigilia di Ognissanti.
Al suo inseguimento va il dottor Loomis, talmente colpito dalla crudeltà del suo paziente da vederlo più come un mostro, che come un umano.
Tra le vittime predestinate del killer vi sono Laurie (interpretata da un'ottima giovane ed affascinante Jamie Lee Curtis) e le sue amiche. Ovviamente tutte baby sitter.
Le scene notturne sono dirette splendidamente, con una fotografia accattivante, che crea fantastici giochi di luce ed ombre, ed una regia perfetta, che varia spesso soggetto, mostrando a turno in primo piano tutti i personaggi, creando una progressiva alta tensione che esplode quando Myers mette in azione il suo istinto omicida.

Sceneggiato dallo stesso Carpenter (e dalla sua collaboratrice Debra Hill), la pellicola presenta diversi caratteri divenuti canovacci odierni del sottogenere horror in questione: presenti la piccola comunità (elemento principalmente Carpenteriano) ed il gruppo di ragazzi con una protagonista femmina, generalmente la più coraggiosa e virtuosa del gruppo, attaccati da un male identificato in un serial killer mascherato e armato di lama.
Altro fattore marcato dal regista è la figura di Myers, che si rivelerà realmente paranormale, creando una leggenda metropolitana (udibile dalle filastrocche dei bambini e chiamata "l'ombra della strega") concreta e vivente nella notte di Halloween, confermando le convinzioni fantasiose del dottor Loomis. Tutto ciò è essenziale per far mancare la fiducia dei vicini a cui la protagonista chiede aiuto mentre viene inseguita dall'assassino mascherato.
Nonostante tutto, il film non contiene né lo spirito, né la poetica del regista, anche se questo horror (semi-thriller) low budget su commissione è considerato uno dei suoi lavori più importanti e più brillanti.

Dalla perfetta direzione del film al personaggio metempirico di Myers fino alle musiche da cardiopalma, tutto fino ad oggi, 35 anni dopo, è rimasto di aspetto fresco ed immortale, nonostante i vari sequel/remake e i film vistosamente ispirati.
Classico e capolavoro di genere, un pezzo di cinema in tutto e per tutto.