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DISTRETTO 13: LE BRIGATE DELLA MORTE regia di John Carpenter

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david briar     8½ / 10  19/06/2019 13:07:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La violenza non ha volto nè quantità, ma ritmo, come ne "La notte dei morti viventi"; e come "Un dollaro d'onore", Carpenter crea un film dalla partitura musicale(e non un caso che si firmi al montaggio con lo pseudonimo di John T. Chance).
Carpenter propone il suo cinema così classico eppure così unico con una forza sociale notevole, pur negli errori di raccordo e regia presenti anche nei suoi film più blasonati(Essi vivono, per esempio), ma che forse nel suo caso impreziosiscono il film di un'autenticità e di un'imperfezioni che lo rendono più vibrante.
C'è qualcosa di incredibilmente imperfetto nei film di Carpenter, eppure così umano e propulsivo, che unisce l'elegante evidenza di Howard Hawks all'artigianato di film di genere come "L'invasione degli ultracorpi". Tanto che ci si chiede se non sia egli stesso a cercare l'imperfezione: perchè l'imperfezione rende più inquietante l'assenza di speranza del genere umano, che sfocia in una violenza non crudele, ma esclusivamente culturale.