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DISTRETTO 13: LE BRIGATE DELLA MORTE regia di John Carpenter

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     9 / 10  19/05/2008 09:46:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“ Quello straccio vuol dire vendetta Anche a costo di morire,sono dei pazzi,non gliene frega niente di farsi ammazzare, pur di soddisfare il loro gusto di uccidere; dicono che è bello morire! ”

Dopo l'esordio fantascientifico di Dark Star, Carpenter gira, in soli 20 giorni, quello che da molti non casualmente è definito il suo capolavoro.
Infatti Distretto 13 con tutta probabilità lo è, anche se è molto complesso sviluppare un giudizio tra gli innumerevoli capolavori carpentiani.
Pesantemente influenzato da Un dollaro d'Onore di Howard Hawks, Distretto 13 è un film teso, vibrante e avvolto da un fascino particolare. Ambientato in una Los Angeles arida e violenta, Distretto 13 è dotato di un pathos notevole. Coinvolge completamente lo spettatore, avvolgendolo nel mistero e nell'angoscia.
Gli ultimi 30 minuti sono spettacolari con i nostri protagonisti braccati e bloccati in una stazione di polizia desolatamente vuota. In questo frangente la pellicola associa alla tensione anche una sensazione claustrofobica che coinvolge ancor più lo spettatore.
Oltre a Hawks, Carpenter attinge a piene mani anche da Romero e in particolare da La notte dei morti viventi (1968).
Carpenter fa tutto. Scive l'opera, la dirige in modo divino e accosta il tutto ad una colonna sonora che entra di diritto nella storia del cinema ispirata a Immigrand Song dei Led Zeppelin e completamente composta al sintetizzatore.
Un opera fantastica, senza un attimo di pausa e esempio della miopia della distribuzione italiana. Infatti distretto 13 fu distribuito solo in VHS e apparve al cinema ben 23 anni dopo (1999).
Film imperdibile per tutti gli amanti del cinema e del grande Maestro.

“ Io sono nato fuoritempo”