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HALLOWEEN 4: IL RITORNO DI MICHAEL MYERS regia di Dwight H. Little

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Angel Heart     7½ / 10  16/07/2014 03:22:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo il floppone del sottovalutatissimo terzo capitolo (in verità uno dei migliori horror realizzati negli anni 80) il prolifico produttore Moustapha Akkad decise di riportare in vita, con pretesti assurdi ma più che perdonabili, la figura imponente e terrorizzante di Michael Myers e della sua nemesi, il crociato (e qui acciaccato) Dr. Loomis.
L'inferiorità nei confronti dei capitoli di Rosenthal e soprattutto di Carpenter si sente, ma l'ombra dei due non è poi tanto invadente: il concept viene rivitalizzato in maniera intelligente, senza banalità e senza troppi ricorsi di emergenza agli episodi precedenti, mentre l'atmosfera tetra e notturna, in perfetto stile halloween, viene riproposta in maniera esemplare riuscendo a ritagliarsi un ruolo di primo piano sul fattore tensione (forse più dello stesso Michael, che rimane comunque inquietante nonostante un look "diverso" e un pò anonimo, chi ha visto capirà di che parlo).
La suspense quindi è sempre costante grazie appunto all'atmosfera ricreata, alla fotografia, ed alla regia più che buona di Dwight H. Little (che in seguito metterà la firma su due action-cult anni 90 quali "Drago d'Acciaio" e "Programmato per Uccidere"); certo nelle dinamiche il film non presenta chissà quali innovazioni, ma per quello che è funziona alla grande (complici anche le ottime performance di Donald Pleasance e della piccola Danielle Harris).
Quanto alle musiche invece, a cura di Alan Howarth (fraterno collaboratore di Carpenter) sicuramente si sposano bene con storia ed atmosfera, ma trattandosi al 90% di semplici riarrangiamenti, vivono sempre e comunque nel ricordo delle tracce originali.

In definitiva un quarto capitolo valido e godibile (il che non è dir poco) che gioca bene tutte le sue carte; paradossalmente, nella graduatoria della saga si piazza proprio al quarto posto.

Un bel 7, ma aggiungo mezzo punto meritatissimo (anche se un pò misero visto ciò che rappresenta) per due sequenze: l'intro, senza ombra di dubbio una delle più inquietanti che io abbia mai visto, e lo spiazzantissimo finale, con ogni probabilità il miglior epilogo dell'intera serie (e sì che pure i precedenti non scherzavano). Pochi cazzì: una strafìgata di finale!