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HALLOWEEN 5: LA VENDETTA DI MICHAEL MYERS regia di Dominique Othenin-Girard

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Angel Heart     5 / 10  10/09/2010 12:38:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quinto (ma primo) noioso capitolo della saga di Ognissanti. Da qui in poi, si comincerà a rimpiangere sempre di più Carpenter, e la saga comincerà un declino inevitabile che si risolleverà (solo parzialmente) con “H20” per poi terminare in tragedia con l’ultimo capitolo. Malgrado qualche idea azzeccata, come quella di collegare telepaticamente la piccola protagonista con lo zio Michael (rinnovato con un look ridicolo e una brutta maschera), e un paio di omicidi riusciti e ben realizzati (ottimi come al solito i trucchi della KNB), lo schema comincia ad essere davvero ripetitivo, di tensione praticamente non ce n’è (a parte un paio di spaventi facili), e l’atmosfera che si respirava nei precedenti capitoli è solo un pallido ricordo. Il tutto è farcito di troppe chiacchere, procede molto lentamente, e ormai, per quanto si cerchi di essere innovativi, la formula non fa più paura a nessuno.
Prende un po’ quota negli ultimi 20 minuti finali, gli unici momenti davvero interessanti della pellicola (lo scontro nello scivolo dei rifiuti e Michael che si toglie la maschera). Ma è comunque troppo poco per rendere il film entusiasmante come i precedenti.
Raramente poi si era vista una teenager più fastidiosa e rincòglionita di Tina, che dovremo sopportare per ben ¾ di film prima di vederla fatta a pezzi (in malo modo). Degna di nota invece la performance della piccola Harris, davvero notevole, soprattutto negli epilettici momenti di panico. Al contrario, Pleasance, per quanto bravo, comincia sul serio a stancare tanto quanto l’inverosimile immortalità di Michael.
Tra i meno riusciti della saga.