caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL GIARDINO DI LIMONI regia di Eran Riklis

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
refuse-resist     7½ / 10  25/02/2009 12:35:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una commedia amara che affronta il tema della difficile convivenza tra arabi ed israeliani in Medio Oriente in maniera piuttosto imparziale, senza partigianeria in favore degli uni o degli altri. Una donna palestinese decide di combattere per la sopravvivenza del suo cinquantenario limoneto, che il nuovo vicino di casa (il ministro della difesa israeliano) vorrebbe eliminare per motivi di sicurezza. Inizia, pertanto, una battaglia fatta di ricorsi e di udienze nelle aule giudiziarie israeliane, nel corso della quale la protagonista affronterà innumerevoli ostacoli (una legge che tutela oltremodo il suo avversario, i continui coprifuoco, i frequenti posti di blocco stradali che le rendono difficile pure il raggiungimento del tribunale) e scoprirà l’amore del suo giovane avvocato e la comprensione della moglie del vicino di casa. Dalla vicenda tutti usciranno sconfitti, ma i due personaggi femminili – a differenza di quelli maschili - conserveranno una forza e dignità morale che all’occhio dello spettatore le renderanno comunque vincitrici. “Il giardino dei limoni” è un film complesso e pieno di allegorie che, probabilmente, per essere compreso a pieno necessita di più visioni. Ad ogni modo, già alla prima, ci si rende conto che la pellicola è una delle più interessanti uscite al cinema negli ultimi mesi. Consigliata a chi ha apprezzato films come “Il mercante di pietre”ed a chi è fermo alla visione dello scontro arabo-israeliano offerta dalla nostra informazione: se dotati di autonomia di pensiero, capiranno che non tutti i palestinesi sono terroristi e che le ragioni per le quali alcuni lo sono derivano, sia pure in parte, dalla politica attuata delle “forze occupanti” (lungi da me, in ogni caso, la loro condivisione).