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IL GIARDINO DI LIMONI regia di Eran Riklis

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Requiem     9 / 10  26/04/2009 11:31:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un altro film meraviglioso per il bravissimo regista israeliano Eran Riklis (attivo dall'84 ma di cui sono pervenuti solo due film) e ancora una volta, come nello splendido precedente "La sposa siriana", un film in cui si parla di confini.

Nel precedente si parlava dell'"odissea" di un matrimonio al confine tra Israele e Siria, e si narrava l'ottusità e la totale idiozia dei due fronti.
Qui si parla invece di un giardino di limoni al confine tra israele e Cisgiordania, che diventa il simbolo del conflitto isrelo-palestinese.

Vicino all'abitazione di una donna palestinese sola che coltiva da 40 anni il suo giardino di limoni ed è la cosa più cara che ha al mondo, si stabilisce il ministro della difesa israeliano con famiglia e agenti di sicurezza a seguito.
Il giardino toglie la visuale e secondo loro è un ostacolo alla sicurezza, e vorrebbero sradicare tutto. Lei si rivolge a un giovane avvocato e fa causa.
Ne nasce un caso in tutto il mondo.

Con questa forzatura Riklis, racconta l'insensatezza e la demenza della situazione in medio-oriente, dove la soluzione dei problemi è sempre quella di costruire muri divisori.
Regia asciuttissima e attori in stato di grazia - specie la protagonista- in un film splendido che colpisce al cuore.
Riklis fa un cinema molto impegnato, e di altissimo livello, controllato ma al tempo stesso parecchio inkazzato, in cui la meravigliosa sequenza finale mette una tristezza infinita per quanto la soluzione è insensata e paradossale.