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ROCKY V regia di John G. Avildsen

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muSe     8 / 10  04/03/2006 14:55:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quick hits number five!! per gli amanti delle scommesse
Si torna al passato, o è il passato che ritorna?
Stallone prova a fare un gentile omaggio ad Avidsen riproponendo un Rocky prima maniera, distrutto cerebralmente ma non in tutto il resto, beh hai detto niente, uno sforzo mica da ridere ma andiamo per ordine.
Cosa c'è di meglio che aver battuto il cattivissimo Ivan Drago in quel di Mosca?? Niente, solo che anche i sogni più belli durano poco e quando Rocky si sveglia sotto la doccia si ritrova con una "leggerissima" emicrania
E' sì, l'attività pugilistica a lungo andare può creare danni irreversibili a seguito delle mazzate rimediate, se i sistemi nervosi ne sono coinvolti non c'è pìù niente da fare, no way back! Il signor Ray Sugar Robinson, ovvero il più grande pugile di tutti i tempi pound 4 pound, in 200 incontri da professionista ha dovuto aspettare il 200° incontro contro Joey Archer a Pittsburg nel '67 per capire che forse era ora di attaccare i guantoni al chiodo. Ma non scherziamo, qui si parla di magic sugar, finito col cuXo al tappeto alla 4° e massacrato a quasi 40 anni suonati. Alì finisce come tutti sappiamo, c'è chi dice che non c'entra una mazza il parkinson boah poche storie, stà là, i pugni rimediati quando il gong aveva già suonato l'ultimo round non erano certo medicina e pizzillacchere. Vabbè c'era da vendicare Apollo, che passi, ma già all'aeroporto chi ti trovi? eh sì il Don King dei poveri, il signor George W Duke, l'organizzatore di riunioni per eccellenza, perfettamente calato in parte, con scrupoli pari a quelli del killer col fucile in mano spianato, sapiente nel dosare pugni bastoni e carote. In più ci metti che con un artificio cinematografico megagalattico Rocky va a perdere tutto, tutti i soldi capito? si ritrova anche col tipo che gli leva la sedia sotto al cuXo, evento che già di per sè avrebbe potuto sviluppare la trama in sette o otto direttrici sviluppando almeno un centinaio di possibili idee. E quali sono? Solo due, le più facili, scontate..Rocky che deve tirà a campà e per questo dovrebbe rimettersi a boxare, forse di ritirarsi davvero mi viene il dubbio non ci avesse mai pensato, ricordasi quello che Apollo dice in Rocky 4 "noi siamo nati con l'istinto omicida e non è una cosa che si può accendere o spegnere come una radio" e Rocky annuisce, e altra cosa, quale migliore occasione per togliere la polvere alle vecchie palandrane anni '70, con quei maglionciacci di lana e il cappellone stile BUM? Se poi tu ci metti anche gli occhiali di Adrien il tuffo nel passao è inevitabile. Ma arghh qui si rischia di affogare, acqua troppo profonda, Balboa vecchio stile è credibile come Rocco Siffredi con l'abito da prete. Però non basta, attenti al quick shot dietrologico, Rocky torna ad essere lo stesso rinXXglionito di una volta! questo è meraviglioso ma domanda battente...credibile? No o almeno sì ma a tratti, il Rocky bello è quello impacciato e spaccone del 1976, non quello cerebroleso del 1990, per tornare a una volta c'era bisogno di prendere 8450 cartoni o era insita nella sua natura. Quesito che il film non soddisfa. Vabbè ma ci sono molte altre cose, cioè vedi la chiave malinconica del fillm e pensi "ci può essere di peggio che le musichette in sottofondo con Rocky alla ricerca non della serenità ma di una identità che latita sotto due forme?" Sì che ci può essere di peggio, il sunset boulervard non sarebbe tale se non ci fosse il sole che tramonta e quindi cosa c'è di meglio che farci salutare per un ultima volta dalla fugace apparizione di Burgess Meredith?? yeah, mi sono piantato davanti al televisore, quasi non lo riconoscevo ma era proprio lui, il mitico Mickey Goldmill, sempre con quella voce rugosa e l'inconfondibile ghigno. Applausi anzi Standing Ovation per lui! ed in mezzo a malinconia, indecisioni sul futuro, appare il toro Gunn (al secolo Tommy Morrison) a dare una speranza al derelitto Stallone Italiano che non scalpita più. Trattasi di pugile con estrazione molto diversa rispetto a Rocky, ha avuto una famiglia anche se ovviamente con un padre che lo torchiava e massacrava fin da piccolo, ma anche lui è il puro prodotto della strada, un prodotto ancora incontaminato e forse è proprio per questo che Sly lo prende sotto l'ala protettrice e lo allena.
E vai che parte la parte più bella del film, perchè Rocky lo porta negli stessi posti, gli fa incontrare le stesse persone che avevano contrassegnato la sua giovinezza. Però i sobborghi di Filadelfia non hanno più la magia di una volta, non ci sono più i gruppi che ti suonano agli angoli, intonando canzoni soul davanti al fuoco. Beh gli anni passano per tutti
Ma Rocky non è un manager e soprattutto non nè nè furbo nè scaltro, alla 17° vittoria prima del limite, si pensa ad un pugile senza identità, senza dimensione, un picchiatore come ce ne sono tanti, figlioccio di Rocky, addirittura burattino. Duke affila le armi e promettendo borse da favola e title shot lo strappa dalle braccia affettuose di Rocky. Ma così va, non si scopre l'America, nella boxe i sentimenti non ci sono, o se ci sono vengono strumentalizzati, sono tutti killers adesso pronti ad armare il braccio per chi sgancia grana e fama. Lo dice anche un vecchio proverbio yankee "niente grana, niente fama". Il titolo per Tommy Gunn, vinto per KO contro Union Kane, è pura formalità in un incontro mostruosamente combinato, tanto da inorridire, talmente plateale da far voltare pagina a tutta la storia e cercare di rincorrere una giustizia che ha smarrito la strada di casa. E poi whoaa Gunn che ringrazia Duke anzichè Rocky, lì siamo proprio all'estremo, fischi (giusti) per lui. Ferito nell'orgoglio e desideroso di dimostrare il suo valore il torello si reca al bar di Rocky per ammazzarlo (tanto per cambiare). E nel bar ci sono tutti eh?? il vecchio barista, quello del 1976, e naturalmente anche Paulie ha tirato fuori del baule le vecchie palandrane e soprattutto il vecchio cappelletto!!! esatto proprio quello che indossava sempre quando si scolava bottigliette di whiskey nel refrigeratore per carni!!
Mi astengo dal commentare la scaXXottata fuori dal bar, fa ridere per davvero, boah non vedevo l'ora che finisse, con tutti a incitare Rocky per l'ultima fatica, col prete!!! il prete!! sì anche lui!! quello che dava le benedizioni prima di salire sul ring ad affrontare Apollo!! mitico il prete siciliano! E poi c'è il figlio di Rocky, non ne ho parlato, e non è un caso, non ne ho voglia, non mi significa niente nella storia, il fatto che il padre lo trascuri è roba vista e rivista, roba da soap opera. Beh insomma fa ****** no? Non potevano iniziare il film con Rocky Junior che magari era andato al campeggio con gli amici o al mare e così non si vedeva per tutto il film? No, forse era troppo difficile, o forse si era pensato (non a torto) di avviare Rocky baby alla boxe per tirare giù con due soldi il sesto capitolo? Ai posteri l'ardua sentenza, anzi i posteri semo noi visto che il prossimo anno saremo qui a commentarlo.
Il resto è risaputo, Rocky vince ancora, non muore e sistema anche Duke con un pugno allo stomaco. E vedi il prete siciliano tutto abbronzato, quasi ultima scena del film, che esce dalla finestra e gli fà "che DDio te bbenedica!!!" STANDING OVATION!!
qualche hits su Tommy Morrison (l'attore) vero pugile, per gli amanti delle stats! soprannominato "the Duke" e ovviamente "the machine" 50 incontri da professionista tra il 1988 e il 1996 46 vittorie di cui 40 per KO, 3 sconfitte e 1 pari. Si ricorda tra gli "alti" la vittoria ai punti sul vecchio "Big" George Foreman con verdetto unanime per il titolo vacante WBO e la vittoria per KOT alla sesta ripresa contro Donovan Ruddock (entrambi i pugili erano finiti al tappeto!) Tra i bassi due tremendi Knock Out, il primo contro Rey Mercer, il secondo contro il callaudato Lennox lewis alla Convention Center di Atlantic City, incontro che di fatto mette fine alla sua carriera.
Dopo la registrazione del film, ricordo il primo incontro di Morrison contro Mike Acey il peso massimo credo più scarso e svenduto della storia che resiste solo un minuto e 15 secondi di fronte più ai cartelli elettronici del Bally's Casino Resort di Las Vegas inneggianti "you'd better stay home" e "the machine is gonna roll over your face" che alla potenza dei pugni del toro dell'Oklahoma