LoSpaccone 8 / 10 14/01/2010 18:09:26 » Rispondi Difficile dire cosa sarebbe “The wrestler” senza Mickey Rourke. In più punti la vicenda umana del protagonista s’intreccia alla biografia dell’ex sex-symbol in maniera quasi osmotica; a volte viene il dubbio che più che ad un film si stia assistendo ad un documentario sulla vita privata dell’attore, un reality show in stile “The Osbournes” in cui però la finzione riesce ad essere davvero un modo onesto per filtrare la realtà. Un film genuino, bello proprio per la sua convenzionalità, che produce da una parte momenti di tenerezza da cinema neorealista, dall’altra slanci velatamente grotteschi, come la stupenda scena dell’entrata dietro il bancone da macelleria il primo giorno di lavoro o quella della sveltina in bagno, che per un attimo sembrano liberare dal sapore di luogo comune la frase “la vita è come un film”.
Ciumi 14/01/2010 20:17:07 » Rispondi Curioso, anch'io non appena lo vidi pensai subito al penoso (è il caso di dirlo) “The Osbournes”. Credo che sia proprio questo continuo raffronto tra finzione estrema ed estrema realtà, a rendere molto interessante "The Wrestler". L'interpretazione di Mickey Rourke è qui davvero eccezionale (e molto coraggiosa), suscita grande stima, ma soprattutto un'autentica compassione.
p.s. Ottimo il tuo commento a "Gran Torino", che condivido in pieno.