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VINYAN regia di Fabrice Du Welz

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Evarg Nori     6 / 10  01/06/2022 11:31:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Al secondo film il regista affronta la tematica dei figli smarriti e dei genitori disposti a tutto per trovarli con suggestiva ambientazione nella giungla tailandese post-tsunami,echi da "Apocalypse Now" e un vago tocco da cannibal movie nostrano.Ambizioni sulla carta intriganti e smisurate,cui però la regia riesce ad essere all'altezza solo in parte.Se funziona il discorso della civiltà(e rapporto di coppia)che si disgrega nel modo selvaggio caotico e con regole talora ignobili(tra le righe c'è anche il discorso del mercato nero dei bambini)l'uso del sonoro è suggestivo e le locations tropicali fanno il loro effetto,il ritmo è troppo statico e la mancanza quasi totale di scene forti non è propriamente azzeccata.Anche i tocchi onirico-surreali funzionano solo in parte(la sequenza evocativa sui titoli di testa).La Béart ci mette un'innegabile abnegazione,ma il suo personaggio,sebbene animato dalle migliori intenzioni,tra ciondolate stoiche espressione stordita perenne ed occasionali scatti di isteria è di quelli che suscitano non poca irritazione,spingendo lo spettatore a patteggiare più che mai per il povero marito.Buono il finale,sebbene non certo sorprendente.