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VINYAN regia di Fabrice Du Welz

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Febrisio     5 / 10  25/04/2011 01:36:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guardandolo mi era venuto in mente Calvaire. Ora capisco il motivo; il regista si ripropone con uno scenario più intrigante, suggestivo e soprattutto ben fotografato. Inizialmente sembra uno di quei horror tranquilli, che poi nel finale si lasciano andare. Mi aspettavo questo. Purtroppo quando si comincia a capire la piega del film, Vinyan si rende sempre meno interessante. L'inquietudine, il dolore della perdita del figlio, lascia spazio a follia, o meglio paranoia, sebbene meno contorta rispetto al primo di Du Welz, risulta abbastanza piatto. Il film è un viaggio cupo che si addentra sempre più fitto in una foresta lontana, tra selvaggi, natura e riti, alla scoperta di se stessi, ma di una parte in ombra, di cui nemmeno se ne conosceva l'esistenza...
Sebbene Vinyan abbia un enorme potenziale, lo spreca fermandosi al voler essere dichiaratamente ermetico e di nicchia.
Febrisio  15/05/2011 13:21:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avendo scritto il commento fresco fresco dopo averlo visto, me ne pento ora. Sinceramente Vinyan mi ha lasciato qualcosa a cui pensare, e ciò che rivedo è una storia ben descritta nel suo "lato oscuro". Ho addirittura una gran voglia di rivederlo, essendo cosciente che il film non è dei più ritmati. Ora come ora un bel 6.5, forse 7, ci starebbe tutto.... insomma da rivalutare....