caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

CHANGELING regia di Clint Eastwood

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Terry Malloy     7 / 10  10/12/2008 14:26:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il pregio principale di questo film (e forse l'unico, a parte la bellezza sconcertante di Angelina) è la potenza. potenza visiva, cinematografica, fotografica, scenica, interpretativa e sentimentale. è un film davanti al quale rimanere impassibili è impossibile (persino se si portano le Adidas), è antiumano. Il film è quasi una riscoperta dell'umanità di un film, quel concentrato di intricato liquido di sentimentalità mai banale che ogni film bene o male dovrebbe contemplare.
è un film bestiale, freddissimo e insieme caldissimo, un concentrato di emotività che fa spavento, "mozza il fiato". Il finale atrocemente retorico è in parte giustificato da questo elemento, questa convivenza di stili che solo apparentemente sono staccati, ma in verità sono tutti riconducibili a un'unica pacificazione classicheggiante e "petrarchesca" del mezzo cinematografica: ergo il regista non si fa problemi a raffigurare (col dovuto pudore!) efferate scene alla "non aprite quella porta" vicino a levigate e purissime scene di processi giudiziari molto sydney lumet. Si concede pure la presenza del fool, del personaggio controverso e incontrollabile, e rappresenta la Morte in scena rendendo il film Dramma, quando prima era solo Tragedia (nel senso filologico del termine). Ma non mi convince l'intento, il messaggio, non capisco la scelta di un cinema manicheo (interessante però!) senza contraddizioni, senza sfumature, quando altri registi (in primis i Coen) hanno dimostrato la necessità di una ridecodificazione del cinema in quanto monumento artistico e intellettuale e la sua progressiva attuabilità. Per non parlare di certe cadute di tono che hanno abbassato notevolmente il voto e il livello che critiche a parte era alto.
Rand  12/12/2008 10:31:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In due parole non è il miglior film di Clint nonostante la critica da noi l'abbia pompato in modo inverosimile," romanzato" è azzeccato come termine, anche a me non ha convinto appieno. Un film inperfetto nel suo tentativo di perfezione stilistica e formale, probabilmente Eastwood sta invecchiando, capita a tutti. Ciao: il tuo commento sembra un pò costruito, ai dato l'impressione di dire tanto e anche niente, mi ricordi Roberto Silvestri il critico alla Ghezzi..:):)
Terry Malloy  15/12/2008 15:00:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
meglio essere costruito che scrivere hai senza h.
John Carpenter  10/12/2008 16:23:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
l'unico pregio del film è la potenza. potenza visiva, cinematografica, fotografica, scenica, interpretativa e sentimentale... per fortuna era l'"unico"
Terry Malloy  11/12/2008 15:13:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì ma sempre e solo di potenza si tratta
ferro84  11/12/2008 12:25:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un cinema sulla storia e non sui personaggi e forse questo giustifica, solo in parte, il suo manicheismo (per me insopportabile ma vista l'eccellenza del contorno, perdonabile).

Sui Coen dipende a che film ti riferisci
Terry Malloy  11/12/2008 15:15:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
l'ultimo film significativo che hanno fatto, ovvero No Country.
Certo il film è sulla storia, ma il personaggio di Cathrine è reale ed effettivo, non si può liquidarlo con la frasetta scontata "ora ho qualcosa che prima mi mancava, la speranza" è una caduta di stile del Clint.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  11/12/2008 18:38:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io non vedo grosse cadute di tono, semmai uno stile quasi romanzesco... ma secondo me E.resta fra i pochi - come dicono in molti - a indagare sulle macerie degli States e i suoi sogni infranti...guarda poi cosa e' riuscito a fare con un'attrice popolare come la Jolie... cmq. trovo il tuo commento davvero invidiabile
Terry Malloy  06/01/2009 14:32:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...a parte nel finale. per forza non ci sono cadute di tono, il film è tutto uguale! La reale drammaticità degli eventi è poi banalizzata da scene come quella in cui ascolta la premiazione di "Accadde una notte"...patetico!
Guarda invece a film come "Il Petroliere", "Non è un Paese per Vecchi", "Il Cavaliere Oscuro". quelli (uso la tua correttissima e acurata espressione" indagano realmente sui sogni infranti e le macerie degli States. Eastwood dirige una storia carina con la sua consueta eleganza, ma siamo anni luce dalla grandezza di "Million Dollar Baby".
Apprezzo del resto moltissimo anch'io il lavoro fatto con la Jolie, non mi è mai piaciuta così tanto come in questo film.
Grazie, ma non sarà granchè come commento, dato che è risultato fastidioso a così tanti!
(resta che gli ho dato un bellissimo voto...)