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NIGHTMARE 5: IL MITO regia di Stephen Hopkins

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  14/12/2015 11:45:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutto sommato passabile, anche se in questo quinto capitolo l'atteggiamento macchiettistico di Freddy è ancora più marcato; la scelta di aumentare l'umorismo diventa fattore determinante nel rendere la pellicola più vicina ad una black comedy che ad un horror. Krueger è divenuto una sorta di giullare di corte, portavoce di un'ironia abbastanza divertente ma logorante per le atmosfere più inquietanti, qui ridotte nell'impatto divenuto per l'appunto clownesco.
Bisogna però ammettere che alcune sequenze riportino ai fasti da brivido riscontrabili in alcune precedenti pellicole, mentre un paio di omicidi sono ben congegnati. Stesso dicasi per il rapporto creato tra il feto -che la protagonista Alice porta in grembo- e l'assassino. Una bella trovata narrativa che permette di eludere un attimo l'inevitabile ripetitività della saga e ravvivare il canovaccio ormai sempre più fedele all'eliminazione progressiva stile slasher, con epilogo in cui final girl e mostro si affrontano in maniera definitiva.
Viene aggiunto ancora qualcosa al background di Freddy, e il personaggio della madre appare molto azzeccato. Robert Englud, sempre molto bravo, appare per la prima volta senza trucco, mentre gli effetti speciali sono ancora tra i fiori all'occhiello della produzione.
Un capitolo di media qualità diretto da un allora semi-debuttante regista, ovvero Stephen Hopkins, il quale avrà l'onore girando "Predator 2" di cimentarsi con un'altra icona cinematografica sanguinaria.