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STAR TREK III - ALLA RICERCA DI SPOCK regia di Leonard Nimoy

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Dom Cobb     5 / 10  02/12/2014 12:57:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di ritorno dalla missione contro Khan e distrutto dalla morte di Spock, il capitano Kirk scopre che l'anima dell'amico vulcaniano è stata assimilata dal dottore di bordo dell'Enterprise e che c'è ancora una possibilità di riportare in vita il defunto ufficiale. Per farlo, sarà costretto a rubare la sua nave, trasgredire gli ordini dei suoi superiori, sfuggire alla flotta della Federazione e fronteggiare un Klingon pazzo che vuole impossessarsi del segreto del progetto Genesi...
Continua il calo di qualità di una serie cinematografica che somiglia sempre più alla sua controparte televisiva sia a livello narrativo che a quello esecutivo: per come qui ci si inchina al volere della massa e si decide di "rimediare" al traumatico finale del film precedente, questo Alla ricerca di Spock si dimostra la prima mossa prettamente commerciale della saga, di cui questo episodio rappresenta il tassello più stanco e blando finora.
Il fatto è che la trama è meramente un pretesto per riportare nella serie uno dei personaggi più amati della saga, e di conseguenza ogni altro aspetto sia a livello tematico che a livello puramente di intrattenimento viene messo da parte: non che la storia sia complicata o epica, anzi, la sceneggiatura in sé è pure alquanto banale, così banale da non giustificare neppure la sua ora e mezza di durata, ma ciò non vuol dire che essa sia priva di potenzialità.


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Per questo è ancora più triste vedere tali potenzialità gettate nel tombino a favore di uno svolgimento volto interamente all'avventura pura e semplice. Non ne farei un dramma se l'avventura in sé fosse coinvolgente, ma così non è: recitazioni discrete e buoni effetti speciali fanno da contorno a una trama esageratamente dilatata e tirata per le lunghe, priva di scene d'azione che possano chiamarsi tali e con un ritmo talmente disteso da essere quasi inerte il più delle volte.


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Neanche Christopher Lloyd, il dottore di Ritorno al futuro nei panni del perfido Klingon, riesce a salvare la baracca, nonostante un'interpretazione godibilmente sopra le righe: questo perché lui, così come gli altri al suo seguito, non rappresenta mai un elemento di minaccia.


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Insomma, Alla ricerca di Spock fallisce sotto gli aspetti più importanti proprio perché parte da un presupposto così smaccatamente commerciale, e ancora più del predecessore somiglia a un episodio televisivo dilatato e con effetti speciali più curati in modo da poterlo chiamare film. Il coinvolgimento emotivo è pari a zero, anche se da qui a dire che sia una perdita di tempo, fortunatamente ce ne vuole.