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SYNECDOCHE, NEW YORK regia di Charlie Kaufman

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Zazzauser     6 / 10  17/01/2021 22:27:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono uno dell'altra parrocchia, uno di quelli che pensa che il genio di Kaufman possa esprimersi meglio se contenuto (Jonze, Gondry..); non a caso ho adorato Essere John Malkovich, Eternal Sunshine e soprattutto Adaptation ma lo stesso non posso dire di Synecdoche New York. Qui Kaufman e' libero di portare al parossismo il suo approccio alla scrittura filmica girando una parabola esistenzialista postmoderna che va a scomodare riflessioni filosofiche molto complesse; il risultato e' un film troppo surreale, cervellotico, grottesco a tratti per far vibrare le mie corde. L'inventiva non si nega, dopotutto non mancano le idee geniali, da questa gigantesca mise en abîme della vita di Cotard al continuo gioco sul doppio, al progressivo cedere della dicotomia realta'-rappresentazione (topos ricorrente nei lavori di Kaufman).
Andrebbe eviscerato, sezionato e analizzato visione dopo visione ma l'impatto immediato, a caldo, mi e' molto mancato. C'e da dire che Philip Seymour Hoffman fornisce una prova attoriale eccellente e che tutti i comprimari sembrano incollati ai loro personaggi.
Probabilmente ad una seconda visione alzerei la mia considerazione per questo film ma devo dire che ha fatto troppa fatica a smuovere tanto il cervello quanto il cuore