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REVOLUTIONARY ROAD regia di Sam Mendes

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pier(pa)     8 / 10  14/02/2009 14:02:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sam Mendes ci porta nell'America degli anni '50, piena di speranze, sognante. Dall'altra parte del sogno, c'è il suo film.
Nella delusione di una vita media, spaventosamente normale, tragicamente tranquilla (cit: vuoto disperato), Frank ed April tentano di capire cosa hanno sbagliato, e come rimediarvi.
Il film di Mendes trascina lo spettatore in un ripugnante senso del reale, costretto in una perenne "fluttuazione dell'animo"; per dirla in due parole: necessariamente indeciso.
Ma se da una parte c'è la disillusa Kate Winslet, donna tanto bella e madre tanto perfetta, quanto spirito inquietato dalla paura di trascorrere una vita che "passi da sola", dall'altra c'è DiCaprio, uomo infido, basso, arrivista, cialtrone, pronto a tutto per la sua pseudofelicità; perfetto uomo medio, in sintesi. Ma la vita travolge anche lui, e il sogno che (all'inizio) condivide con April, l'amore che le dimostra, la pena per la sua infelicità sono tutti sentimenti sinceri.
Mendes vince soprattutto con il personaggio di DiCaprio, di cui alla fine del film non si riesce ad avere "coscienza" certa. Se April mostra la chiarezza del suo sogno, dei suoi intenti, DiCaprio non riesce a scegliere tra il sé "veramente vivo" e il sé "fintamente vivo", e alla fine somiglia tanto all'asino di Buridano che tra fieno e acqua rimane piantato su se stesso.
Michael Shannon interpreta con una grandezza inarrivabile in personaggio di un "saggio" pazzo, adeguando il concetto di "ferita come feritoia", pazzia come spiraglio da cui scoprire il vero volto della realtà.

Su una cosa questo film, in fine, non convince. Per questo mi fermo ad 8.
Mendes punta troppo su questo sogno "della vita" di April e, anche se in parte, di Frank. Non so con che intenti abbia scelto il suo finale, ma la voglia di "vivere davvero" del personaggio della Winslet lascia un senso di irrealizzazione molto finto. Mendes non comunica qualcosa di essenziale (metto lo spoiler se no rovino il finale):

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Chloe  14/02/2009 17:19:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


Hai espresso meravigliosamente a parole quello che il film mi ha trasmesso.
Porca miseria però...per nulla rassicurante..

pier(pa)  15/02/2009 12:46:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio.
Sono d'accordo con te, ed è questa la forza del film, la totale (e umanissima) assenza di "appoggio", sicurezza.