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NON APRITE QUELLA PORTA - PARTE II regia di Tobe Hooper

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Invia una mail all'autore del commento Alan Wake     2½ / 10  30/09/2013 20:13:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vanita "Stretch" Brock, DJ radiofonica di una stazione radio del Texas, diviene casualmente testimone uditiva di un efferato omicidio di due ragazzi per mano di un folle con una motosega. Stretch decide, dunque, di aiutare Lefty, un poliziotto che indaga su un presunto gruppo di serial killer che trucidano con la sega elettrica persone innocenti.
Il sequel, se così si può definire, di "Non aprite quella porta" si distacca del suo predecessore non solo per quanto riguarda la storia, ma anche riguardo al suo carattere originale che l'ha reso un capolavoro del genere horror.
L'elemento trash con cui è farcita questa pellicola conserva una comicità insulsa ed una esagerazione fine a sé stessa, poco intensa e suggestiva e tutt'altro che interessante.
Giustamente ed erroneamente allo stesso tempo, il film è considerato una parodia del predecessore, ironizzando sul "mito della motosega": l'atmosfera horror è naturale ma completamente forzata e bloccata, risultando solamente grottesca e quasi ridicola.
SI salva sulla soglia della quasi sufficienza il reparto tecnico, con un Hooper che riesce ad imporre il suo stile registico gustabile ed una scenografia particolare e minuziosa.
Per finire, la fotografia risulta discreta e le recitazioni mediocri, in cui si salva sul filo del rasoio un Siedow che ripropone un personaggio folle ma assolutamente non inquietante come quello del primo film.
Seppur "Non aprite quella porta - Parte II" sia un progetto coraggioso, il suo spirito non è decisamente controverso, anzi, decide di assecondare dei determinati stereotipi del cinema horror commerciale nati proprio in tale periodo.
"The Texas Chainsaw Massacre 2" non è stata in grado di essere né intelligentemente innovativo, né giustamente rievocativo, diventando la finta ombra del capolavoro di Tobe Hooper.