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GATTACA - LA PORTA DELL'UNIVERSO regia di Andrew Niccol

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samtam90     8½ / 10  22/03/2008 13:19:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cosa succederebbe se fossimo in grado di raggiungere un'ipotetica "perfezione" fisica e intellettiva attraverso l'utilizzo della scienza? Nel mettere a fuoco i problemi etici che ne conseguirebbero, Gattaca inneggia all'antirazzismo, a non avere pregiudizi nei confronti dei "diversi" (che, attraverso la propria forza di volontà, possono raggiungere risultati insperati). Ho sempre considerato Gattaca come un discendente moderno dell'impareggiabile Zardoz (sebbene non ne raggiunga i superbi livelli di follia simbolistica): film di fantascienza in cui non sono importanti solamente effetti speciali, esplosioni, combattimenti. Zardoz e Gattaca affascinano lo spettatore per le loro atmosfere che restano indelebili nella mente (una delle scene in cui le navicelle si allontanano dalla terra è incredibilmente suggestiva) e per il fatto che durante la visione, pur mantenendosi interessanti e non cedendo mai alla noia, si appellano ad una delle qualità più importanti di uno spettatore: gli chiedono di pensare e riflettere sui temi che sono proposti. Proprio come in Zardoz, l'elemento che costituisce il vero e proprio motore della vicenda è l'individuo che rompe l'ordine precostituito: la perfezione, con fini e/o mezzi nazisti (gli Immortali in Zardoz e i Validi in Gattaza) non è raggiungibile. E anche se lo fosse, non potrebbe essere mantenuta. Il bello di Gattaca (e di Zardoz) sta proprio nell'infinità di messaggi collaterali, secondari, minori che si potrebbero intuire durante la visione e, ovviamente, nell'atmosfera magica che si respira durante l'intero film. Due capolavori ingiustamente stroncati dal Morandini (che, infatti, non apporta motivazioni nè convincenti, nè credibili, nè tantomeno esaurienti). Consigliati a chiunque cerchi un cinema per riflettere e, perchè no, evadere piacevolmente dalla realtà. Ottime interpretazioni di Hawke e Law, sorprendentemente brava anche Uma Thurman.